Oggi l’Amministrazione ci informa di aver censito circa 1.000 utenze in più, ma di dover ritoccare in aumento la Tari, con un incremento medio di 25 euro a famiglia:
questo il motivo per cui Aprilia Possibile si scaglia contro l’Amministrazione Comunale.
Ripercorrendo a ritroso il cammino che ha portato alla diffusione della raccolta differenziata porta a porta sul nostro territorio, sia il Sindaco Terra che l’ex Assessore Mastrofini avevano assicurato una futura diminuzione della tassa sui rifiuti.
I responsabili di AP, infatti, riportano alcuni dati che lo stesso ex responsabile delle finanze comunali aveva snocciolato:
A marzo 2017 – sottolinea Possibile – l’Assessore Mastrofini annunciava uno sconto del 16% delle tariffe sui rifiuti, mantenendo una promessa già del 2016.
A dicembre sempre del 2017, lo stesso Mastrofini sosteneva che l’aumento del 14% delle utenze aveva portato ad uno sgravio fiscale del 15%, con una buona copertura delle utenze domestiche (85%).
Annunciando che nel 2018 si sarebbe lavorato per recuperare il 40% mancante per le utenze non domestiche.
Evidentemente, come è facile ipotizzare visto l’aumento annunciato, qualcosa non è andata secondo i piani.
E questo ha scatenato la protesta del gruppo:
Una scelta inaccettabile – sostengono -.
Non si può pensare di far cassa con la Tari gravando ulteriormente sulle spalle dei cittadini.
La richiesta è quella di un ricalcolo delle tariffe, per evitare l’aumento dell’imposta, ed anche
un impegno maggiore da parte dell’Amministrazione nella copertura di tutte le utenze mancanti per continuare ad abbattere i costi che la comunità deve affrontare nella gestione dei rifiuti.
Ma forse è già troppo tardi.
di Massimo Pacetti