Giusto un paio di settimane fa, il Consigliere Vincenzo La Pegna aveva chiesto alcuni chiarimenti sul progetto di informatizzazione del Comune di Aprilia.
Ora queste risposte sono arrivate, ma ciò che ne consegue viene definito
“a dir poco infelice e, a mio avviso, inquietante”
dal Consigliere stesso.
L’esponente di Aprilia Valore Comune afferma anche che vi sono
“numerose e probabilmente pericolose irregolarità perpetrate da questa maggioranza.
Che, non mi stancherò mai di ripetere, “Naviga a Vista” senza alcun tipo di programmazione dato l’argomento in trattazione.
Il 17 marzo ho inoltrato regolare richiesta di accesso agli atti.
Il 3 aprile mi è giusta risposta dalla segreteria generale del comune, con allegati gli atti richiesti.
O almeno parte di essi.
Non volevo credere che, tra le tante annotazioni, uno dei passaggi di consegna con relativo inventario della rete informatica da parte della Info service (cedente), con la subentrante società Innovo Consorzio (accettante), è praticamente inesistente.
E che il previsto passaggio di consegne scritto tra le due società, da quanto dichiarato dalla segreteria generale è stato effettuato verbalmente il giorno 28 marzo.
Siamo – continua il Consigliere – a mio parere alla follia assoluta.
Come può un Ente comunale permettere una siffatta situazione?
Ed inoltre: come è possibile che i “dati sensibili” che riguardano praticamente tutti noi cittadini, possano essere espressamente alla mercé di chiunque abbia avuto possibilità di accesso in rete comunale?
Queste domande non credo possano trovare risposte.
In quanto sono rilievi acclarati nel corso del controllo documentale che personalmente ho effettuato.
Bisogna, inoltre, riuscire a comprendere (allo stato attuale non è verificabile), chi ha effettuato il Backup di tutti i “Dati Sensibili” della nostra rete informatica.
Che sono nella probabile disponibilità di società terze che non sono il comune di Aprilia.
A queste ulteriori domande desidero risposte concrete da parte del “Palazzo”.
Al momento, secondo indiscrezioni, sembrerebbero non chiarificatrici”.
Il Consigliere di opposizione, però, non conclude qui le sue rimostranze:
“Di quanto esposto in precedenza – prosegue La Pegna – informerò con specifica richiesta il presidente della commissione trasparenza.
Affinché si faccia luce su questi argomenti.
Caso strano, di nuovo in auge dopo che il sottoscritto fece sollevare dell’incarico il precedente responsabile e “millantato” ingegnere (falso).
Sono questioni che intaccano la sicurezza di tutti noi cittadini, violandone la privacy.
Di certo posso fin d’ora affermare che sono state rilevate, dalla subentrante società, numerose installazioni dì software senza la licenza d’uso.
A partire dai software di Office Automatico Microsoft Office fino a software di disegno tecnico come Autodesk Autocad.
Un sistema di sicurezza informatica “non adeguato” e mai è stato curato in maniera adeguata.
Backup Pec dove non esiste uno spazio dedicato ai messaggi di posta elettronica certificata.
Nessun dato era protetto, neanche quelli sensibili per giunta, dalla modifica e/o cancellazione degli stessi.
L’accesso alle singole condivisioni – continua il Consigliere – era consentito a tutti gli utenti del dominio.
Per cui anche quelli non autorizzati potevano modificare le impostazioni, ed accedere comunque a tutti i dati sensibili.
Siamo veramente allo sbando, il navigare a vista ormai è puro “eufemismo”.
Ciò che ora preme maggiormente è stabilire se è stato l’Ente ad effettuare i Backup con proprio hard disk, o se è stato effettuato da società terza.
Che mai avrebbe dovuto farlo su propri strumenti informatici.
Cosi facendo, nel caso fosse accaduto, potrebbe averne preso contezza, rimanendo a conoscenza di tutto ciò che riguarda ogni singolo cittadino.
Arrivando così alla non salvaguardia dei dati sensibili.
Richiederò sicuramente la presenza dell’ingegnere responsabile del tecnologico – conclude il Consigliere La Pegna -, che dovrà necessariamente fornirmi ulteriori delucidazioni.
Cosa di cui, al momento, non vedo traccia tra la documentazione fornita.
Elemento probabilmente plausibile solo nel caso in cui non fosse stato interessato in prima persona, essendo lo stesso professionista preparato in materia e, “soprattutto dipendente comunale”.
Cosa questa, assolutamente non trascurabile”.
di Massimo Pacetti