L’ANPI pronta a creare un fronte comune con altre forze politiche

L’obiettivo è riunire il maggior numero di forze politiche per “combattere tutte le forme che il fascismo può assumere”

L’ANPI è pronta ad incontrare tutte le forze politiche del territorio per creare un fronte comune contro il nuovo fascismo.

L’Associazione, infatti, è pronta a combattere i nuovi fenomeni di stampo fascista che vede rinascere nelle nostre zone:

La sezione apriliana “Vittorio Arrigoni” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, tramite una nota ufficiale,

tiene a sottolineare la sua vicinanza e guarda con favore a tutte le organizzazioni politiche e non che favoriscono e difendono i valori alti che sono compresi nella nostra costituzione.

L’antifascismo, i valori della resistenza, i diritti sociali e democratici.

Tutti princìpi stabiliti come linee guida, peraltro, nello statuto stesso della nostra associazione.

Nel nostro territorio abbiamo contezza di tante organizzazioni che condividono molti di questi valori.

Proprio per questo, in linea con l’ANPI Nazionale, ci faremo promotori e coglieremo con favore qualsiasi iniziativa proposta per creare un fronte comune contro “tutte le forme” che il fascismo (non solo quello classico), può assumere nel nostro Paese e in Europa.

Costituendo un serio pericolo per la consistenza e la solidità della stessa democrazia.

L’ANPI, dunque, proporrà un incontro a tutte le forze democratiche, politiche ed associative.

Per valutare la possibilità della creazione, nelle forme che si potranno concordare, di un effettivo e concreto fronte comune.

Il quale impegni le Istituzioni e i cittadini a partecipare attivamente ad una battaglia che ci è imposta dalla Costituzione repubblicana.

Che è – lo ha detto efficacemente il Presidente della Repubblica – tutto il contrario di ciò che rappresenta e costituisce una qualsiasi forma o manifestazione di fascismo e/o razzismo.

L’idea della sezione Vittorio Arrigoni è quella di andare anche oltre alla data del 28 Ottobre.

E di creare un organo permanente sul territorio“.

di Massimo Pacetti

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