A meno di un’ora dalla diffusione del comunicato del Consigliere Carmen Porcelli sulla raccolta differenziata, è arrivata la replica dell’Assessore all’Ambiente Alessandra Lombardi:
“In merito al video e al comunicato stampa diffuso oggi dalla consigliera Porcelli ci tengo da subito a spiegare di cosa si tratti.
I contenitori appartengono a un condominio nel quale più volte gli operatori hanno invitato i singoli condomini ad effettuare in maniera corretta la raccolta differenziata.
Riscontrando continue difformità.
Ma avendovi trovato oggi materiali molto mescolati, che non potevano essere avviati a recupero, hanno scelto di ritirare tutto il giorno dell’indifferenziata.
Per far sì che gli utenti nei giorni successivi potessero ricominciare a fare adeguatamente la differenziata.
È un comportamento che porterà l’amministrazione a ritirare i carrellati condominiali e a fornire i kit individuali.
In modo che ognuno sia responsabile del proprio contenitore.
Questi episodi creano danni che vanno ben oltre quello meramente economico di dover smaltire tutto all’impianto dei materiali non riciclabili.
Il cittadino o il lettore poco attento, o chi non ha molto a cuore il proprio ambiente e il futuro dei propri figli, al grido di “tanto mischiano tutto” smetterà.
O avrà l’alibi per non iniziare affatto, la raccolta differenziata.
Invece è importante che si sappia (l’impianto di Via delle Valli è stato più volte oggetto di visite da parte di enti di controllo, studenti e cittadini che lo hanno potuto verificare con i loro occhi) che la raccolta differenziata ad Aprila si fa e anche bene“.
L’Assessore Lombardi spinge anche perché la coscienza ambientale degli apriliani cresca ancora di più:
“Certo episodi come quello di oggi testimoniano che si può migliorare.
Ma questo è un dato positivo a ben leggerlo, perché vuol dire che corretti questi errori il 72% di differenziata attuale non può che crescere.
Ciò detto, per il bene di tutti auspico che le segnalazioni e gli interrogativi possano essere veicolati a chi ha modo di rispondere.
Invece di “sbattere il mostro in prima pagina” senza aver fatto verifiche.
Perché a costruire la fiducia ci vogliono anni, e a distruggerla basta un click.
Ma con quel danno poi la città rischia di farci i conti per lungo tempo.
E non sarà un danno al politico di turno, ma alla propria città e al proprio ambiente”.
di Massimo Pacetti