“Tra le mille caratteristiche dell’urbanistica apriliana una colpisce in modo particolare per i suoi legami con le infrastrutture a disposizioni della nostra città necessarie per renderle più vivibili. Urbanistica il cui sovrano incontrastato quell’attuale sindaco Antonio Terra che dal 2001 in poi ha rivestito il ruolo di assessore plenipotenziario rappresenta il più evidente fallimento politico della sua azione amministrativa. Parliamo di quelle c.d. opere a scomputo che avrebbero dovuto dotare la nostra città di strade, asili nido, palazzetti dello sport e molto altro ma che rimangono un sogno per molti apriliani con gravi conseguenze per la vivibilità della nostra città.” spiega il Movimento per Aprilia.
“Per dignità e rispetto di tutti quanti noi non si puoi non iniziare dal fantoziano Palazzetto dello Sport inaugurato dal Sindaco Antonio Terra per ben due volte i cui lavori non sono mai iniziati lasciando alla comunità la sola prima pietra. A seguire l’incompiuto Auditorium che giace incompleto tra le vegetazione e di cui da anni si annuncia l’imminente conclusione, per passare ad un infrastruttura strategica per il traffico locale e mai terminata ovvero quel ponte che passando per Via Respighi avrebbe consentito di smaltire il traffico scolastico di Via Carroceto. Poi nel lungo elenco si può scorgere la strada a scorrimento veloce che avrebbe dovuto collegare la Nettunense a Viale Europa quale strumento indispensabile per migliorare la viabilità urbana della nostra città, ma ad oggi di questa struttura neanche l’ombra.” attacca MovAp.
“Come non ricordare i lavori incompiuti al Depuratore di Via del Campo che ancora oggi non risultano completati lasciando il principale impianto di depurazione alla balia degli eventi con gravi rischi per la salute pubblica analogamente alla questione del Depuratore di Via Crati. Quelli citati rappresentano solo una minima parte delle opere promesse dal Sindaco Antonio Terra e mai concluse e in alcuni casi iniziate segno questo di un evidente fallimento della sua stagione politica che ha relegato la nostra città nell’oblio del degrado.”