Sono passati un paio di giorni dalla protesta del Comitato Toscanini contro i ritardi nei lavori promessi dall’Assessore Fioratti-Spallacci.
E il diretto interessato ha voluto rispondere in prima persona.
Dopo aver preso nota degli appunti che gli sono stati mossi, l’Assessore ai Lavori Pubblici ha voluto rispondere punto su punto.
Partendo da alcune premesse:
“Siamo ben consci di ciò che abbiamo promesso agli abitanti del Quartiere Toscanini.
Ci sono però alcune tipologie di problemi che stanno determinando i ritardi che il Comitato lamenta.
Uno di tipo amministrativo: l’impegno di spesa che il Comune può programmare è ridotto ad 11 mesi.
A dicembre si devono svolgere tutte le operazioni di rendicontazione, dunque le casse nell’ultimo mese dell’anno restano chiuse.
Inoltre, ad inizio dell’anno non c’è un bilancio, dunque si lavora per dodicesimi.
Mi spiego: predisporre un tetto di spesa annuale per un singolo comparto significa poterne utilizzare un dodicesimo al mese.
Questo, chiaramente, limita le possibilità di intervenire su più questioni contemporaneamente.
Un altro dei nostri problemi – continua l’Assessore – è la mancanza di personale nel settore tecnologico.
Io ho solo due tecnici che si occupano di mandare avanti l’ufficio, cosa che per un Comune come Aprilia non è pensabile.
Ma il Governo Centrale ha deciso che si può assumere una persona ogni cinque che vanno in pensione.
Da ultimo c’è il problema dalla burocrazia.
Per dare inizio a cantieri pubblici si devono compilare qualcosa come 320 autorizzazioni.
Quando i Comitati, e parlo al plurale, si lamentano per delle mancanze, è bene che cerchino un confronto diretto.
Non ha senso andare a cercare i titoloni sui giornali se poi non si ha coscienza delle difficoltà cui deve far fronte la macchina amministrativa”.
L’Assessore Fioratti-Spallacci, poi, passa ad esaminare le singole critiche che vengono mosse al suo ufficio.
Partendo dai marciapiedi di Via Inghilterra:
“La procedura è stata avviata, le ditte sono state invitate a partecipare alla gara da’appalto.
Tra circa dieci giorni o giù di lì dovremo ricevere le offerte e quindi assegnare l’incarico.
Il finanziamento di questi lavori è stato reso possibile sottraendo fondi alla realizzazione dell’Auditorium della stessa zona.
Avevamo l’accordo con la ditta per concludere i lavori entro Pasqua, ma purtroppo non ci riusciremo.
A causa della questioni dei dodicesimi di cui ho parlato prima, mi sono trovato costretto a spostare i fondi stanziati per altre questioni.
Questo a dimostrazione – sottolinea Fioratti-Spallacci – che comunque non ci siamo dimenticati dei problemi urgenti del Quartiere.
Per la questione delle radici degli alberi che rendono pericoloso il marciapiede siamo in ritardo anche per una questione di “sfortuna”, se vogliamo chiamarla così.
Abbiamo fatto un lungo discorso con degli specialisti sull’impatto che avrebbe avuto l’abbattimento di tutti gli alberi di Via Inghilterra.
In alcuni rilevamenti a campione erano presenti anche dei componenti del Comitato, quindi sono discorsi che loro conoscono bene.
Avevamo trovato una soluzione che potesse mantenere intatto il verde della zona.
Ma purtroppo i primi due incaricati hanno rinunciato per questioni di varia natura.
Siamo ora alla ricerca di un terzo tecnico per portare finalmente a termine questo progetto”.
Altro punto di scontro tra Comitato ed Amministrazione è la questione relativa all’illuminazione di Via Amburgo.
Il problema è rappresentato dalla presenza della scuola e, senza un’adeguato impianto di luci, gli studenti si trovano in una condizione di pericolo non indifferente.
La proposta di chiamare Striscia la Notizia per denunciare la proposta dei due fari, uno all’inizio ed uno alla fine della strada, lascia indifferente l’Assessore:
“Si tratterebbe comunque di una soluzione provvisoria.
Le pratiche per i lavori sono quasi completate, rimane solo la questione della contabilizzazione.
Ma, ripeto, con poco personale a disposizione i tempi si dilazionano per forza di cose.
Quella dei fari – prosegue l’Assessore Fioratti-Spallacci – può non essere una grande idea.
Però sarebbe comunque un primo intervento per aumentare la sicurezza dei ragazzi che escono tardi dalla scuola.
Siamo in ritardo anche lì, è vero.
Ma non posso sovraccaricare di lavoro i pochi tecnici che ho a disposizione, rischierei di perdere anche loro.
E allora sarebbero guai ancora peggiori”.
Ultimo punto affrontato dell’Assessore ai lavori Pubblici è quello della potatura dei platani.
L’intasamento della rete fognaria a causa dell’eccessivo accumulo di foglie non può essere considerato un problema secondario.
L’Amministrazione lo sa
“Per questo – sottolinea Fioratti-Spallacci – è in cantiere lo stanziamento di 60.000 € per le operazioni di potatura.
E sono sicuro di averne già parlato con qualcuno del Comitato.
Il problema è sempre lo stesso: bisogna aspettare l’approvazione del bilancio.
Lo scorso anno, ad esempio, non sono stati messi a bilancio fondi per questo tipo di operazione, per questo non sono stati fatti.
Arriveremo anche lì, le operazioni verranno svolte.
Ma i problemi della macchina amministrativa che ho già illustrato ci costringeranno a dilazionare i tempi.
Ci troveremo a fare i lavori di asfaltatura in inverno e quelli di potatura in primavera.
Sarebbe opportuno il contrario, questo lo sappiamo anche noi.
Ma ci sono dei cavilli regolamentari che non possiamo ignorare“.
La lunga chiacchierata con l’Assessore Fioratti-Spallacci si è conclusa con un suo appello a tutti i soggetti impegnati nella cosa pubblica.
Compresi, dunque, i Comitati di Quartiere:
“Sarebbe opportuno – sottolinea il responsabile dei Lavori Pubblici – confrontarsi sul percorso amministrativo.
Si può mettere in discussione tutto, compresa la volontà dei politici di sistemare davvero le questioni pendenti.
Io capisco le esigenze dei Comitati, ma spero anche che i Comitati si rendano conto delle lungaggini che gli uffici pubblici devono affrontare.
La nostra Amministrazione ha sempre cercato di rispondere a tutte le esigenze che ci sono state presentate.
Gli impegni presi vanno mantenuti.
Forse arriveremo in ritardo, ma riusciremo a mettere in atto tutte le opere che abbiamo promesso di realizzare”.
di Massimo Pacetti