Torna sotto la luce dei riflettori la questione legata all’Ex Cral ed all’utilizzo che il Comune di Aprilia potrebbe, o dovrebbe, farne. Il Consigliere Comunale Carmen Porcelli torna sulla questione evitando polemiche ma puntualizzando su una questione cittadina.
«Se qualcuno pensa di realizzare un centro sportivo all’ex Cral e darlo in gestione a terzi si sbaglia di grosso. La proprietà della ex Cral, è scritto negli atti stipulati tra il Comune di Aprilia e il rappresentante della Società Simmenthal, è ad uso esclusivo del Comune di Aprilia che ha acquistato all’epoca – l’atto notarile porta la firma del 15 aprile 1991 – la proprietà per la somma di 300mila euro. Il contratto di acquisto vincola il bene, pena la nullità dell’atto. Non solo, inviterei il sindaco a controllare meglio poiché la proprietà è iscritta nell’elenco dei beni indisponibili del Comune, l’atto fu trascritto in Prefettura».
«C’è un contratto di acquisto che vincola il bene, vincola gli accessori e le pertinenze, e limita l’uso esclusivo del bene al Comune di Aprilia, tanto è vero, ma basterebbe andare a rileggersi gli atti dell’epoca, che prima di formalizzare il contratto di acquisto, il sindaco Meddi volle sincerarsi che la gestione da parte di un privato della struttura ad uso sportivo, non accendesse in seguito alcuna pretesa. Perciò è ben chiaro, perché è stato messo nero su bianco, che fosse il Comune ed esso soltanto a disporre in qualunque forma dei beni che facevano parte della compravendita. Non è possibile disporre di quel da parte di terzi ,ricordiamo che vi opera la società Multiservizi, che è società di proprietà al 100% del Comune di Aprilia, e, ancora, conferma tale interpretazione il tentativo fallito durante la giunta Santangelo, di fronte ai debiti che la Multiservizi aveva accumulato, di aumentare il capitale sociale della Multiservizi dando garanzie agli istituti previdenziali. Il tentativo di ipotecare il Cral andò fallito, la struttura risultava incedibile».
Il Consigliere d’Opposizione, in chiusura, non lesina stoccate alla Giunta Terra, ed elenca alcune questioni: «Più che arroganza e disprezzo, sarebbe opportuno prendere atto delle cantonate che alcuni settori collezionano: penso alla gara dei trasporti bloccata, allo stallo per l’affidamento di capanna murata, all’opacità che persiste intorno ai bilanci fiscali, ai verbali delle riunioni e all’estratto conto del conto corrente intestato al Comitato Grandi Eventi presso la Bper, richiesti oramai oltre cinque mesi fa e che alla data attuale non sono ancora a disposizione della sottoscritta. Va bene promuovere marmellate purché, come diceva Italo Calvino, siano spalmate su solide fette di pane altrimenti si fa pura fantasia. E qua manca proprio la solidità di un’azione amministrativa, fatta purtroppo tutta di immagine».