Una Commissione che si è espressa su un progetto in fase poco più che embrionale, e l’Opposizione gioca d’anticipo: con un comunicato congiunto, i Consiglieri Comunali Monica Tomassetti, Carmen Porcelli e Vincenzo Giovannini, espongono il proprio punto di vista in merito, criticando apertamente l’operato della Giunta Terra.
«Altro che efficientamento energetico: qualunque sia la variante, compresa quella pseudo ecologista, con la quale si vuol preparare il piatto della privatizzazione del servizio di illuminazione pubblica della città, la giunta Terra sta per servire una pietanza indigesta ad Aprilia. Non bastano evidentemente tutte le privatizzazioni operate in queste anni e che hanno avuto esito fallimentare, pensiamo alla riscossione dei tributi prima con l’Aser e oggi con una nuova gara, alla gestione delle caldaie, ad Acqualatina e, sempre di questa amministrazione, la gestione privata degli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici, che l’amministrazione Terra partorisce anche questa ennesima trovata. Su questo tema daremo battaglia nel consiglio comunale e fuori».
«Nonostante la coalizione di civiche si sia imposta negli anni cavalcando l’onda dei “no” ai poteri forti, non si comprende come mai in pochi anni l’amministrazione che guida Aprilia si sia guadagnata lo scettro di giunta con maggiori privatizzazioni nei servizi pubblici. Dopo aver abbandonato la battaglia contro Acqualatina, non avendo mai fatto valere la morosità della Spa nel pagamento dei ratei dei mutui per la realizzazione di infrastrutture nella città di Aprilia, la maggioranza Terra ha privatizzato la gestione degli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici, bandito la gara per la riscossione dei tributi e predisposto le operazioni per approvare due project financing, uno riguardante la gestione del cimitero l’altro invece la pubblica illuminazione. Francamente ci sfugge anche come possa la maggioranza Terra, che conta anche qualche esponente della sinistra radical chic, trovarsi compatta su questi temi. Evidentemente così come per l’ecologismo di facciata al quale ci ha abituati questa maggioranza, anche l’autosufficienza nella gestione dei servizi resta un bello slogan e niente più».
«Per entrare nel merito, poi, del capitolato illustrato giorni fa in commissione, avventurarsi in un progetto della durata di un terzo della cita di un individuo ci sembra rischioso: affidare per venticinque anni la gestione di un servizio, sarebbe poi questa la durata più lunga di un servizio affidato finora ad un privato nella nostra città, senza una effettiva verifica dell’efficienza e del risparmio, ci sembra la solita maniera per arricchire le tasche dei privati e accontentare qualche ristretta cerchia politica che tale sistema sostiene».