Lotta al caporalato, Fd’I risponde alla mozione della Consigliera Iacoangeli.
Fratelli d’Italia difende il suo europarlamentare Procaccini, il cui nome era stato fatto durante l’ultimo Consiglio Comunale, in cui venne presentata la mozione per la lotta al caporalato della Consigliera Iacoangeli.
“Riteniamo strumentale e priva di fondamento la mozione così come è stata presentata ed approvata laltro giorno in Consiglio comunale, che trasforma la condanna al caporalato agricolo in un attacco di carattere meramente politico. Quella mozione, che non abbiamo votato perché usciti dall’aula per altre motivazioni di carattere politico-amministrativo, è chiaramente condivisibile nella parte in cui condanna il caporalato e ogni forma di discriminazione ai danni dei lavoratori, come tra laltro ho chiaramente evidenziato anche nella videointervista di Gianfranco Compagno, ma respingiamo totalmente la parte in cui diventa un attacco al parlamentare europeo di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, oltre che alla parte sana degli agricoltori dell’Agro Pontino che sono il 99 per cento. L’eurodeputato viene chiamato in causa solo perché, riferendosi ad atti giudiziari CONCRETI, e non ipotetici, che nei giorni scorsi ha difeso e chiesto di evitare la gogna mediatica per i due imprenditori di Terracina ingiustamente arrestati perché accusati di aver malmenato un lavoratore agricolo indiano alle loro dipendenze. L’amico Procaccini, ha semplicemente evidenziato che il Giudice per le indagini preliminari non solo ha immediatamente scarcerato i due imprenditori, ma ha INDAGATO il cittadino indiano che avrebbe tentato di estorcere denaro agli stessi imprenditori contro cui sociologi, sindacalisti, politici e ministri della repubblica avevano già emesso sentenze di condanna e colpevolezza. Come sempre si è garantisti solo da una parte e quando fa comodo e, questo fa male alla “democrazia”… !!!
Purtroppo l’agricoltura della nostra provincia è sotto attacco da parte di chi si sente orfano della lotta tra lavoratori e datori di lavoro. E la mozione approvata in Consiglio comunale si innesta in questo filone ideologico, vecchio di almeno un secolo. La nostra uscita dall’aula come detto sopra nulla aveva a che vedere con la mozione. Avremmo comunque stigmatizzato il comportamento della consigliera, non nuova ad “uscite” poco felici in aula. Questo è il vero scandalo politico.”