Luci e ombre sui mutui ricontrattati dal Comune

Il consigliere Carmen Porcelli protocolla un’interrogazione per fare chiarezza su quanto ha risparmiato l’Ente dopo la rinegoziazione.

Il consigliere comunale di opposizione Carmen Porcelli ha protocollato questa mattina una interrogazione all’assessore Mastrofini per conoscere, relativamente alla rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, quali mutui e a quali condizioni sono stati ricontrattati alla data indicata dalla circolare della Cdp (ovvero il 15 giugno scorso), se per la limitazione alla rinegoziazione il bilancio di previsione, o la relativa variazione, a cui la circolare fa riferimento è relativa all’esercizio corrente o a quello precedente e quanto ha “risparmiato” alla data del 30 giugno 2015 il Comune di Aprilia, contestualmente al perfezionamento del contratto di rinegoziazione.

“Mi meraviglia – scrive il Consigliere di opposizione Carmen Porcelli –  che l’assessore si meravigli della situazione finanziaria in cui versa il Comune di Aprilia. L’indebitamento per 42 milioni di euro è un fatto normale bisogna capire però da cosa derivano: se si pensa che le anticipazioni del Dl 35, ovvero il decreto legge sulle disposizioni urgenti per i debiti scaduti della pubblica amministrazione per il riequilibrio finanziario, ammontano a 31milioni e 800mila euro e dieci milioni di interessi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui sembra una cifra abbastanza bassa. E’ del tutto evidente che con la nuova contabilità sarebbe cambiato qualcosa, lo ha ammesso in sede di rendiconto lo stesso assessore Mastrofini, ma quel che preme sapere rispetto allo stato attuale è: siamo sicuri che tutti i debiti pagati dal Comune di Aprilia erano certi? Come fa il settore finanze a pagare 15 milioni e mezzo di euro di debito con il Dl 35? Se dai 15 milioni di euro decurtiamo i 9 milioni della delibera di consiglio comunale n. 29/2011 per coprire i debiti della Multiservizi, a cosa si riferiscono i 6 milioni di euro per debiti attribuiti al settore Finanze? Il settore della ragioneria non è un settore che realizza opere o gestisce forniture o servizi, questi nove milioni a quali debiti fanno riferimento? Come sono stati spesi?”.

“Ho già espresso le mie perplessità – continua il consigliere comunale di opposizione Carmen Porcelli – in merito alla approvazione della delibera di rinegoziazione dei mutui: il Comune ha bisogno di liquidità al punto tale di aver proposto alla Cdp, perché di una proposta si tratta, di rinegoziare mutui che hanno come residui 28mila euro o 72mila euro allungando la data di scadenza al 2044. E’ stato inoltre evidenziato che la rinegoziazione, diversamente da quanto asserito in delibera, non sarebbe stata destinata alla copertura delle spese di investimento; né ci è stata data notizia sull’ammontare complessivo perché – e su questo nessuno è stato chiaro in consiglio comunale – l’amministrazione ancora non sapeva quanti di quei mutui e a quali condizioni sarebbero stati accettati. Mi chiedo se chi ha votato quella delibera a scatola chiusa sapeva di queste condizioni proposte oppure ha letto la circolare della Cdp. Ho i miei legittimi dubbi”.

Il vero dramma del Comune di Aprilia sotto il profilo finanziario è, secondo l’avviso del consigliere comunale di opposizione, la capacità dell’amministrazione di riscuotere i crediti. “Sotto questo aspetto da parte dell’assessore Mastrofini, finora, non abbiamo visto nulla di concreto: non vengono fatti gli accertamenti, la riscossione coatta è bloccata e così proseguendo il recupero dei tributi che rischiano la prescrizione è un sogno sfumato. Quello della tesoreria è un problema serio, perché si spenderanno tanti soldi in più per la gestione del servizio. Forse adesso – conclude il consigliere comunale di opposizione Carmen Porcelli – cominciano ad emergere le prime falle dell’amministrazione Terra, il quale ha vissuto di rendita sfruttando l’entusiasmo e la fiducia che era stato in grado di diffondere Domenico D’Alessio di cui egli si è autoeletto erede. Per citare Leonardo da Vinci, ‘tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro”.

Cons. Porcelli

Cons. Porcelli

 

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