Un obbligo che perdura dal 1976: obblighi accantonati, ma non derivanti da regolamenti comunali. Questo il punto di partenza per il ritorno in Commissione del regolamento sugli scarichi delle acque reflue: argomento attenzionato in particolar modo dalle borgate, con la presenza, in prima fila, tra gli altri, del Comitato del Quartiere Fossignano.
Un documento che, allo stato attuale, non può subire forti stravolgimenti: la pratica può essere seguita online, con un codice personale per pratica. Le domande possono essere inviate solamente tramite PEC, con l’invio ai tecnici. È una scorciatoia destinata a coloro che sono certi di essere in possesso di un impianto “certificabile”: evenienza che nasce dalla volontà di snellire le pratiche.
Altra novità è la decadenza dell’obbligo di perizia, da parte di un geologo, nei terreni di media vulnerabilità, portando a due le classi che necessitano di perizia. Il regolamento, inoltre, sarà provvisto di linee guida comprensiva di glossario, la quale va ad elencare i vincoli presenti nell’ambito.
Tutte le novità si configurano come risposta alle osservanze mosse dai Comitati di Quartiere, al fine di produrre un regolamento che non sia alienato dalla realtà dei fatti, ovvero l’onerosità del voler adempiere a termini di legge che, in apertura del punto, sono stati classificati come “accantonati”.