“Mai come adesso il Comune può giocare una partita fondamentale per la rigenerazione della nostra città, quale premessa indispensabile per il rilancio del nostro tessuto produttivo e non solo, ma anche sociale e culturale. Oggi, i strumenti messi in campo con i recenti interventi legislativi possono essere un volano per una nuova programmazione urbanistica locale in grado di recupere l’edificato, bloccando al contempo l’uso di nuovo suolo, migliorando la bellezza della nostra città , la vivibilità e il bilancio energetico in un ottica di maggiore rispetto dell’ambiente.
Alcune città più avanzate come Bologna, Prato e Ferrara hanno già iniziato una fase di progettazione che attraverso lo strumento del partenariato pubblico privato prevede l’applicazione del super bonus del 110 % ad interi quartieri che verrebbero cosi riqualificati per interno all’interno di una cornice ben definita dall’amministrazione comunale.
Chiediamo all’amministrazione comunale di poter diventare il pivot centrale di una programmazione che realizzi quello che da più parti viene chiamato Bonus Città, avviando quella rigenerazione del nostro territorio più volte sbandieriata e raggiungendo l’obiettivo di azzerare il consumo di nuovo suolo.
E di queste ore inoltre la notizia circa l’approvazione della norma tanto attesa dai comuni che consente loro di assumere nuovo personale negli uffici tecnici in deroga a tutte le disposizioni che limitano le assunzioni con oneri a carico del Ministero dello Sviluppo. Tecnici che, come si legge nella relazione illustrativa, dovrebbero consentire ai Comuni di disporre del personale necessario per un settore strategico che ora è chiamato a svolgere una funzione importante per il successo del Superbonus.
Disponibili al confronto chiedendo di aprire subito un tavolo anche con le categorie interessate quali l’Ance per poter in breve tempo porre le basi per far ripartire un settore strategico per la nostra città ovvero quello edilizio.”