“Crediamo che, al di là delle compensazioni, la questione vada discussa in Consiglio Comunale perché la chiusura delle controversie per la realizzazione della centrale Turbogas rappresenta un passaggio politico importante per tutti noi, ma soprattutto per il rispetto di tutte quelle mozioni approvate in cui la massima assise del nostro comune si esprimeva con fermezza contro ogni ipotesi di trattativa ed, infine perché al termine di questa storia il voto degli apriliani va sempre rispettato. Lasciamo che sia il Consiglio Comunale il luogo deputato a discutere su chi ha vinto e chi ha perso la lunga battaglia contro la realizzazione centrale della Turbogas ad Aprilia, oggi che si arriva all’accordo che pone una pietra tombale sul lungo contenzioso. Sicuramente tra i vincitori ci sono tutti coloro che dalla battaglia contro la realizzazione dell’impianto hanno incassato il dividendo elettorale ovvero quelli che urlavano mai con Sorgenia regalando l’utopia tipica dei sogni non realizzabili. Dall’altro lato perdono quegli elettori che in quel sogno avevano creduto dando il loro voto ai nostrani giacobini dell’ambientalismo apriliano. Oggi, quegli elettori si trovano a dover leggere in un atto di giunta che l’autorizzazione non era impugnabile e nulla si poteva fare contro l’operatività dell’Impianto (punto aa) e ancor di più che gli oltre 7 giudizi in corso sono non solo inutili, ma alla base di una richiesta di risarcimento danni nei confronti del Comune di Aprilia di ben 26 miloni di euro (un quarto del bilancio comunale) perché attraverso di essi si sono poste in essere condotte dilatorie ed ostruzionistiche (punto m). Oltre al danno la beffa. In fondo questa vicenda che ha segnato la nostra città nel bene e nel male rappresenta la distorsione più pericolosa del momento elettorale dove a fronte delle più irrealizzabili promesse si incassa il voto senza poi rispettarlo fino alla fine in nome di quel realismo che chi governa richiama a gran voce, realismo che una politica seria avrebbe dovuto avere anche durante la fase elettorale. Ma a ben vedere tra le file di chi perde c’è anche chi con correttezza in quegli anni, pur vincendo nella aule giudiziarie, proponeva una via realistica alla risoluzione della controversia e chi senza richiamare un eventuale sbarco su marte proponeva idee alternativa per la nostra già malandata città” così in una nota stampa Lorenzo Lauretani, presidente di MovAp.