“Alla fine l’ascia della giustizia viene lanciata contro i colpevoli direttori generali, commissari e amministratori che nel corso degli anni hanno fatto a, quanto sembra, più danni della grandine. Contributi previdenziali non pagati, I.V.A. ed altre imposte erariali evase come nelle peggiori aziende private che in nome di un malcostume tutto italiano si caratterizzano per condotto non proprio corrette. Se l’accertamento delle responsabilità contabili ed erariali sarà compito della giustizia civile, nella vicenda Multiservizi non si può far finta di non vedere le responsabilità politiche e dei mancati controlli su atti amministrativi oggetto di censura da parte delle autorità fiscali. A partire dai mancati versamenti dei contributi previdenziali per oltre 6 milioni di euro nel periodo 2004/2005, che ad oggi rappresenta la voce più ampia dell’indebitamento totale, dov’era il consiglio comunale che annualmente è chiamato ad approvare non solo il bilancio di previsione, ma soprattutto il consuntivo e censurare attraverso questo voto politico la gestione amministrativa del C.d.A. in carica e del direttore generale. E’ cosa nota a tutti i consiglieri comunali, alla giunta e al Sindaco che attraverso il c.d. “controllo analogo” l’amministrazione comunale esercita sull’azienda speciale un controllo ampio su tutti gli atti di gestione proprio per evitare gestioni non proprio efficienti. Scorrendo le varie relazioni di gestioni allegate ai bilanci di fine esercizio dell’azienda speciale e sottoposte all’approvazione del Consiglio Comunale si potevano evidenziare tutte le criticità relative ai mancati pagamenti di contributi e tasse non proprie corrette per una azienda speciale e porre fine a tali comportamenti. Allora oggi diviene importante capire perché tutto questo è potuto accadere e quali mancati controlli sono da addebitare alla politica e se tutto questo poteva essere evitato, ma soprattutto fare chiarezza una volta su tutti di chi è la responsabilità politica di un debito creato a danno dei cittadini e di una serie di sanzioni amministrative giustamente inflitte dall’amministrazione finanziaria non solo ad una azienda pubblica ma a tutta una comunità” Alessandro Mammucari di MovAp.