Quasi 200 mila euro di perdita nell’anno 2013, debiti verso istituti previdenziali pari ad oltre 6 milioni ed un costo del personale complessivo di quasi 6 milioni e 200 mila euro. Trasferimenti da parte dell’amministrazione comunale pari a 6 milioni e 600 mila euro a cui si devono aggiungere 1 milione e 500 per ripianare le perdite pregresse, con un totale annuo di ben 8 milioni e 100 mila euro. Nel vortice di cifre – elencato dal Segretario del PD di Aprilia Alessandro Mammucari in una nota – nessun importo risulta essere all’interno della voce più importante per la sopravvivenza di un azienda, ovvero quella per gli investimenti. Indici preoccupanti arrivarono quando la Multiservizi si era aggiudicata il poco rispettabile quarto posto nella speciale classifica delle società ed aziende pubbliche più indebitate d’Italia, stilata dal Commissario per la revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli, che ha certificato un passivo di oltre 15 milioni di euro.
La dura realtà della principale azienda speciale del Comune di Aprilia, a quanto pare assorbe il 10 per cento del bilancio comunale come una voragine senza fine. Dopo anni di interventi nessuna rivoluzione è ancora in vista per l’Azienda Speciale Aprilia Multiservizi. Incomprensibile e privo di logica – si legge nel comunicato del PD – la volontà di non avviare un risanamento vero dell’azienda principalmente nei confronti del settore tecnologico, per il quale viene prevista una lenta e progressiva agonia: si attende infatti lo svuotamento dei dipendenti attraverso il pensionamento, senza alcuna ipotesi di investimento.
Il Segretario PD offre un’idea per ripartire. Ad esempio porre le basi dalla mozione presentata dallo stesso partito ed approvata dal consiglio comunale, con la quale l’amministrazione si era impegnata ad aumentare gli investimenti per potenziare la struttura e ridurre per questa via i costi operativi e migliorare la produttività della forza lavoro, che deve essere messo in condizione di poter svolgere la propria funzione. Arrivare inoltre al più presto – si evince dal comunicato – alla definizione del contratto decentrato con le organizzazioni sindacali, per creare gli strumenti interni indispensabili al fine di consentire alla forza lavoro di accrescere la produttività e la qualità dei servizi resi.
Era il 2001 quando, con l’idea di stabilizzare e dare un assetto definitivo al settore, si costituiva l’Azienda Speciale Aprilia Multiservizi, ponendo fine alla stagione delle Cooperative; non solo, tale logica si applicava ad importanti settori come il sociale ed il tecnologico.
Oggi, dopo dodici anni per una miope strategia aziendale – spiega il Segretario PD – si corre il rischio di dichiarare il dea profundis dell’ultimo ente strumentale senza aver capito che il fallimento è stato nel tempo riscontrato dai compensi pagati ai vari consigli di amministrazioni e collegi sindacali succedutesi (oltre 70 mila euro l’anno). Inoltre nel non aver investito nella giusta misura in un settore, come quello del tecnologico, centrale per il funzionamento della pubblica amministrazione; e non aver controllato fin dall’inizio le perdite d’esercizio e i mancati pagamenti dei contributi da parte dell’azienda, accumulando una perdita superiore ai 2 milioni di euro, anno in cui l’attuale Sindaco era all’interno della giunta comunale.
Melania Orazi