Il Responsabile Economia di NcS (Noi con Salvini) Fabrizio Di Carlo e il Presidente di APL (Aprilia in Prima Linea) Sabrina Montefusco, alla luce delle ultime dichiarazioni fatte dall’ Amministrazione durante il Consiglio Comunale del 12 maggio, si sono così espressi riguardo il caso Asam:
“Secondo quanto dichiarato nell’ultimo consiglio comunale, l’Amministrazione di Aprilia intende rispolverare un piano di smantellamento risalente al 2009, del suo braccio operativo cioè l’Aprilia Multiservizi privandosi, inizialmente, del settore Tecnologico. Tale assurda e anti economica scelta, un tempo sostenuta dalla fandonia dei presunti risparmi, poi puntualmente smentita ogni volta che dalle parole si passa a mostrare i nudi numeri, appare – ad essere volutamente sospettosi – dovuta dalla necessità da parte di certa politica di dar seguito alle promesse effettuate verso alcuni ambienti imprenditoriali in fase pre-elettorale. Alcune avvisaglie si sono viste con l’affidamento a privati della pubblica illuminazione e di alcune fasi del verde pubblico, ma ora sembra arrivare il momento dei bocconi più succulenti. Sembra una decisione piuttosto miope quella di dismettere il ramo che più potrebbe portare beneficio alle casse pubbliche mantenendo, solo momentaneamente, in mano pubblica esclusivamente i servizi sociali che come tutti sanno vanno “naturalmente in perdita”. Che il metodo sia quello della “privatizzazione degli utili e della socializzazione delle perdite” ormai è evidente, ma come possano far credere ai cittadini che questa sia la strada giusta da fare, appare un vero e proprio mistero. Riteniamo che andrebbe fatto l’esatto opposto, cioè rendere più efficiente la macchina pubblica, puntando sul mantenimento “in house” dei servizi essenziali per la comunità, investendo in attrezzature e in forza lavoro anche in virtù del fatto che la pianta organica del Comune è insufficiente vista l’estensione territoriale e demografica della città. Non dimentichiamoci che, i dipendenti Asam sono da tredici anni senza un contratto di secondo livello, e che da fonti sindacali si apprende come l’Amministrazione voglia addirittura proseguire su questa strada, arrivando ad aggredire il contratto di questi lavoratori. Per troppi anni l’Asam ha svolto il compito di parafulmine di tutti i mali e delle inefficienze della città, create ad arte, sistematicamente volute o frutto di colpevole impreparazione di politici e dirigenti, divenendo “refugium peccatorum” e venendo ciclicamente usata da ogni maggioranza politica succedutasi alla guida della città. Rimane il fatto che, la creazione di tale azienda rappresenta storicamente l’unico esempio di lungimiranza politica avuto negli ultimi anni e ora, qualcuno vorrebbe tornare al “paradiso delle cooperative” cioè alla situazione pre Asam, chissà come mai?”
di Jacopo Cascone