A fronte del nuovo DC da parte del governo, che vede le imprese sgravate del pagamento della TARI a partire dal 2021, arriva il commento di MovAp:
“Con il Decreto Legislativo 116/20 il governo ha introdotto con coraggio la nuova normativa comunitaria sui rifiuti, la loro gestione e gli impatti sulle varie utenze chiamate a pagare annualmente l’annosa e sempre di più gravosa tassa sullo smaltimento. Molte le novità che a partire dal 2021 interesseranno la nostra comunità in primis le attività produttive che da anni sono costrette a subire veri e propri salassi a fronte di un servizio non sempre all’altezza.
Viene meno il potere per i comuni di procedere con l’assimilazione dei rifiuti prodotti dell’imprese a quelli urbani costringendo in questo modo le attività produttive a pagare la tari, oggi a poter effettuare questa operazione è soltanto il legislatore che in base alle nuove norme chiarisce che le industrie non producono rifiuti urbani e quindi non sono chiamate a pagare la relativa imposta. Questa rappresenta una svolta importante da analizzare in questi mesi in vista dell’approvazione del prossimo bilancio di previsione. Se delle categorie d’impresa saranno graziate dal pagamento della tassa a parità di costi complessivi saranno le utenze domestiche a subire i corrispondenti aumenti in virtù di quel principio di copertura integrale dei costi.
Per questo chiediamo all’amministrazione comunale di avviare da subito i necessari confronti in commissioni per analizzare attentamente la rivoluzione alle porte a partire dal 01 gennaio 2021.
Altra importante novità è il venir meno della obbligo di conferire (la c.d. privativa) per tutte le imprese che potranno conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti urbani con i connessi vantaggi legati al risparmio della tassa comunale.
Accanto a queste novità fiscali, crediamo che sia opportuno avviare il prima possibile il dibattito sulla tariffa puntuale tanto attese dalle nostre famiglie apriliane che vorrebbe vedersi riconoscere degli sgravi per l’impegno che quotidianamente mettono nella raccolta differenziata.”