Noi con Salvini ed Aprilia in Prima Linea si uniscono alla battaglia contro i circhi che sfruttano gli animali.
E che affiggono i manifesti pubblicitari in giro per la città.
I coordinatori dei movimenti, Emanuele Campilongo e Sabrina Esposito Montefusco, vanno come di consueto subito al sodo:
“Ci risiamo.
Ancora una volta la nostra città viene insozzata in maniera abusiva dalle pubblicità dei circhi con animali che attendano sul nostro territorio.
Chi come noi è animato da una ferrea volontà di non lasciare campo libero a chi ha fatto della sopraffazione e della violenza sugli animali il suo metodo di sostentamento, non può girarsi dall’altra parte.
E siamo certi che ora non lo faranno nemmeno le Autorità preposte.
Abbiamo provveduto ad inoltrare formale esposto, allegando le prove fotografiche delle violazioni, proprio come effettuato in passato.
A riprova del fatto che i precedenti non erano frutto di “mele marce”.
Ma sono il risultato di un modus operandi radicato e perpetrato ovunque.
Queste presunte aziende dimostrano, in ogni loro passaggio sul nostro territorio, la completa noncuranza delle regole di senso civico e di rispetto della concorrenza commerciale.
Noi sono anni che chiediamo che Aprilia si unisca alle numerose città italiane dove “i circhi con animali non sono graditi”.
Ma nonostante nell’Amministrazione ci siamo esponenti che con l’ambientalismo e l’animalismo in campagna elettorale hanno preso i voti, nulla si muove.
E ciclicamente dobbiamo sorbirci questi spettacoli poco edificanti e soprattutto le mura della città insozzate”.
L’attacco ai circhi non si conclude qui.
NcS e Apl fanno appello all’Amministrazione affinché si mettano in atto delle contromisure:
“Eppure questi “animalisti della domenica” – continuano Campilongo ed Esposito Montefusco riferendosi ad esponenti della maggioranza – non mancano d’inventiva nel crearsi qualche iniziativa di facciata, buona per qualche foto e per mezza pagina sui giornali locali.
Ma tempo per improntare iniziative per contrastare l’anacronistica pratica dei circhi con animali evidentemente non ne hanno.
Per noi circo con animali vuol dire violenza e sopraffazione di un essere vivente ai capricci dell’uomo.
Segregazione in un ambiente non proprio e pratiche e discipline spesso ai limiti della violenza.
Sono spettacoli diseducativi e chiediamo a chi nel mondo della scuola e della politica appoggia tali pratiche, facendo da quinta colonna a questi lager ambulanti, di smetterla al più presto.
Chi ha una volontà ha una strada.
E quindi non ci si venga a dire che “contrastare tali pratiche comporterebbe un aumento dei contenziosi legali”.
Oppure che “la legge che consente di bandire i circhi dai territori dei comuni è ancora in corso di approvazione in Senato”, e che nel frattempo “non si può fare nulla”.
Sono balle.
Chiediamo – concludono i due leader – che anche il Comune di Aprilia si esprima con un atto dalla forte valenza simbolica e politica, vietando l’attendamento a tutti i circhi che sfruttano animali.
E che nel frattempo vengano effettuati accurati controlli sia burocratici che veterinari.
E che in caso di anomalie si passi all’elevazione di salati verbali“.
di Massimo Pacetti