Questa mattina, presso l’ Aula Meddi, si è riunito il Consiglio Comunale straordinario per discutere riguardo l’episodio degli spari in Piazza dei Bersaglieri che hanno colpito l’ auto del funzionario Corrado Costantino. La seduta si è aperta con la lettura della proposta di delibera ” discussa e condivisa quasi all’unanimità” – precisa il presidente Di Marcantanio – nella conferenza dei capigruppo: “A più riprese il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto di Latina ha affrontato la situazione della città di Aprilia. Ritenuto che i gruppi politici della città di Aprilia, anche interpretanti il sentimento comune della cittadinanza, hanno censurato puntualmente ogni sorta di atto criminoso, individuando in essi anche il tentativo di minare il sereno svolgimento dell’ azione amministrativa per proseguimento del pubblico interesse”. Il documento prosegue: “Detti i gruppi politici, anche sulla scorta della partecipazione popolare per il tramite dei cittadini in forma singola o associata, hanno confermato di non voler cedere a nessun tipo di intimidazione o condizionamento. Il Consiglio Comunale ripone piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura inquirente deputata a salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché la civile e serena convivenza di tutti i cittadini”.
Terminata la lettura della proposta di delibera, il presidente Di Marcantonio ha concesso la parola al consigliere Bafundi: “Questo non è un documento che presenta tutto ciò che noi avevamo deciso di mettere dentro. In un passato Consiglio Comunale indetto sempre in seguito ad episodi criminosi di cui anche io stesso fui vittima, sottoscrivemmo all’atto che il Comune si sarebbe costituito parte civile in ogni atto intimidatorio e in ogni occasione simile. Qui dentro (alza la delibera) non c’è scritto niente! Tra l’altro in quell’occasione il Comune realmente si costituì parte civile: ricordo che in tre giorni le forze dell’ordine hanno messo a soqquadro la città arrestando otto persone”. Bafundi conclude: ” E’ un atto che è stato fatto giusto per dire siamo vicini al dirigente, ma è un qualcosa che già noi tutti abbiamo fatto telefonando a Costantino. Bisogna realizzare qualcosa di concreto in modo che quando succedono queste cose le vittime non si ritrovino da sole; il problema è infatti proprio questo, che ognuno di noi quando viene colpito da un atto intimidatorio deve seguire la vicenda con le forze dell’ordine di persona perché l’Amministrazione non tutela il personaggio e questi deve per forza di cose andarsi a procurare un avvocato. Mi sento offeso per questa delibera: dobbiamo fare un documento forte dove tuteliamo tutti cittadini, noi stessi. Abbiamo un’avvocatura che deve seguire queste vicende ma prima ancora è l’assise a doversene occupare per far si che questi problemi non restino personali ed irrisolti”.
Dopo l’intervento del consigliere Bafundi, la parola è passata al consigliere Carmelo Terzo: “Dobbiamo prendere atto che il problema esiste proprio nella collettività della città di Aprilia, non esiste con fatti singolari. Questi sono solo la conseguenza di un atteggiamento indifferente negli anni che questa e le precedenti Amministrazioni hanno fatto. Il risultato di tutto questo è che ogni persona si sente autorizzata a svegliarsi la mattina con la pistola e andare a sparare”. Il consigliere Terzo conclude il suo intervento ricordando ai membri del Consiglio il tema della videosorveglianza: ” La videosorveglianza è importante, lì non c’è stata una telecamera appropriata. Sollecito nuovamente a rivedere la proposta della videosorveglianza. Cerchiamo di installare delle videocamere in punti strategici in modo da cercare di trattenere quelle persone che incuranti vanno in giro con la pistola rendendosi protagonisti di atti tanto tristi”.
Al dibattito si unisce anche il consigliere Giovannini: “Io voglio avere qualche risposta concreta, voglio che si scopra da dove viene questa criminalità, voglio degli arresti, voglio che la magistratura si metta all’opera in modo da far emergere dei dati sui quali iniziare a lavorare”.
Dopo una pausa durante la quale sono stati integrati alla delibera i contributi delle varie opposizioni quali lo spostamento di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza ad Aprilia (Vincenzo La Pegna) e l’ accoglienza del Codice Antimafia e Anticorruzione ( Carmen Porcelli), il documento è stato votato all’unanimità dei presenti.
di Jacopo Cascone