“Passeggiando per due delle aree verdi della nostra città abbiamo riscontrato delle situazioni di pericolosità e di abbandono.
I parchi in questione sono il Manaresi e quello intitolato ai Caduti di Cefalonia.
La nostra attenzione si è focalizzata in particolar modo sulle aree gioco di cui abbiamo riscontrato lo scarso controllo ed una limitata sicurezza delle attrezzature ludiche.
Tra i giochi controllati abbiamo constatato che alcuni di essi sono privi, o ne sono dotati parzialmente ed in maniera insufficiente, della pavimentazione antitrauma.
Che serve proprio a prevenire shock ai più piccoli in caso di caduta ed è prevista dalla norma UNI EN 1177.
Nel dettaglio, ci riferiamo, ad esempio, all’altalena del Manaresi o a quella di via Caligola ed al dondolo a bilico sito sempre nel parco della citata strada.
Detti giochi non sono gli unici a rappresentare delle pericolosità.
Infatti, la rete verticale a cavi di acciaio incrociati, installata al Manaresi, presenta le estremità di alcuni cavi strappate dal telaio e avvolte con del nastro isolante.
Ma, il fatto che non siano fissate al telaio, va ad inficiare sulla tenuta di quello specifico gioco potendo finanche provocare cadute dei bambini.
La situazione è così almeno dal giorno 11 febbraio.
L’ elenco continua, al Caduti di Cefalonia, con:
- Un’altalena la cui struttura traballa pericolosamente quando in uso.
- la gabbia protettiva rossa all’estremità dello scivolo a cui manca un bullone e che traballa e scricchiola in maniera preoccupante.
- la corda per arrampicarsi che, staccata dal pavimento, presenta uno spuntone metallico molto pericoloso
- l’altalena per disabili che si regge sul 5 delle 6 catene di supporto in quanto una è priva del morsetto.
In aggiunta a quelle già descritte, tra le pericolosità più significative, a nostro avviso, presenti in quest’ ultimo parco, segnaliamo una passerella mobile.
Si tratta di un percorso a gradini mobili sorretti da catene.
Questa passerella fu donata alla comunità dal Comitato di Quartiere Carroceto all’atto della sua chiusura.
A seguito di un atto di vandalismo, ad essa fu rotta una delle due travi longitudinali di sostegno.
Incoscientemente è stata rimessa insieme applicando un tondino metallico.
Esso sporge esternamente in maniera contraria a qualsiasi norma di prevenzione degli infortuni.
A tutto ciò aggiungiamo che continuano a mancare due altalene dal Maranesi ed il gioco degli Anelli dal parco Caduti di Cefalonia.
In entrambi i parchi abbiamo notato giochi “artigianali” come copertoni conficcati nel terreno o una trave di equilibrio.
Potrebbero essere privi di qualsiasi certificazione e la loro esistenza o installazione potrebbe essere addirittura ignota agli Uffici comunali.
Ricordiamo che le norme dedicate alle aree ludiche all’ aperto sono la UNI EN 1176, la UNI EN 1177 e la UNI EN 11123.
Per quanto riguarda la scarsa manutenzione, non potevamo non notare lo stato di incuria dell’area dedicata allo sgambamento dei cani.
Qui l’ erba è così alta da renderla impraticabile agli amici dell’ uomo di piccola taglia.
Inoltre abbiamo riscontrato, ammassati da un lato, delle pedane e dei pezzi di legno che potrebbero risultare pericolosi.
Subito all’ esterno di detta area troviamo, ammassati da un lato, un altro piccolo cumulo di pezzi di giochi rotti.
Inoltre parti di cordoli di marciapiede, pedane e pezzi di legno, anche questi da evitare.
Sia per la loro intrinseca pericolosità sia per evitare che vi si nascondano dei ratti.
A tutto ciò vanno aggiunti dei pericolosi tombini privi di chiusino sparsi qua e là e nascosti nell’ erba.
E panchine prive di assi di legno o addirittura improvvisate e pericolose.
Purtroppo l’ opera dei volontari, dove presente, non può e non deve sostituire chi ha la responsabilità di dette aree, sia verdi che ludiche.
E che dovrebbe provvedere al loro mantenimento ottimale.
In molti casi le inefficienze possono essere imputate ad atti di vandalismo.
Ma spesso ad un uso improprio dei giochi per i più piccoli fatto da adulti o ragazzi.
In entrambi i casi sarebbe opportuno predisporre una intensificazione dei controlli, anche notturni.
Sia in presenza che con videosorveglianza continua delle aree verdi.
I nostri bambini meritano più rispetto anche quando svolgono un’ attività, come quella ludica, che può sembrare banale”.
di Anna Catalano