No all’estensione del sito Kyklos sul territorio di Aprilia, in zona Le Ferriere: questo è il succo del ricorso presentato dal Comitato “No Miasmi”, e oggetto del primo punto dell’ultimo Consiglio Comunale dell’anno. “I dati espressi nello studio epidemiologico – illustra il Consigliere Porcelli – portano in evidenza le patologie più diffuse sul territorio: con più impianti sul territorio, la qualità della vita va a scendere. Chiedo a Lei, Sindaco, di sostenere con un contributo economico il ricorso del comitato civico, il che vuol dire unirsi ad una battaglia di civiltà che è per tutti i cittadini, e non solo per pochi“.
“Vorrei ricordare che furono fatti interventi personali nella struttura della Kyklos in merito alla certificazione, non tecnica si intende, in merito ai disagi portati dalla Kyklos sul territorio. Sono stati disattesi alcuni impegni che la stessa Amministrazione prese in merito a questa situazione, e mi riferisco – interviene invece Vincenzo La Pegna – ai famosi nasi elettronici. Dopo gli accadimenti tragici legati ad alcuni lavoratori, non voglio dire che gli apparecchi potevano evitare una tragedia, ma ritengo che invece una proposta, una volta accettata, deve produrre il proprio effetto. Spero nell’unanimità di voto nel passaggio di questa delibera“.
“Ritengo che la mozione sia da votare perché su tematiche di questo genere – dichiara invece Vincenzo Giovannini – è sempre difficile intervenire. Sappiamo che il nostro territorio è martoriato, e la massiccia presenza di determinati impianti incide. Qualsiasi cosa si possa fare, va fatta”.
“L’impegno che viene richiesto è quello di sostenere un ricorso straordinario: un impegno economico. Il Comitato mi ha fatto sapere che il Comune potrebbe sostituirsi all’azione popolare solo dinanzi al TAR, ed è ritenuto superfluo, al momento, l’invio dei carteggi prodotti sinora dal Comitato. Finanziare un ricorso del quale non si può avere copia, pone un problema – dichiara l’Assessore Alessandra Lombardi – Inoltre, abbiamo consultato i nostro legali, ed hanno giudicato alcune mosse poco pertinenti. Il sostegno c’è, ma non si può appoggiare economicamente un qualcosa che non può essere sostenibile. Non è una decisione sul merito, ma lo è sulla proposta. Il ricorso non mi è stato fornito, togliendo possibilità di pronuncia, e dispiace molto, ma allo stato attuale degli atti in nostro possesso, non si può votare“.
Una copia che invece è in possesso del Consigliere Porcelli, la quale non rinuncia ad una serie di stoccate all’Assessore all’Ambiente ed al Sindaco Terra: “Se i cittadini non si fidano di lei, è grave. Nel 2012, in Conferenza dei Servizi, il Comune non interviene. Non vorrei che fosse Acea lo sponsor della candidatura del Sindaco alla Camera. Tralasciando gli sponsor politici, qui si tratta di assumersi una responsabilità che voi non volete prendervi. Lei è diventata Assessore con la lotta alla Turbogas, e ora ne è rimasto uno sbiadito ricordo: da quando siete su quello scranno, lei si è ripetutamente smentita. Lei è la controfigura di un Assessore all’Ambiente”.
L’intervento dell’Assessore Lombardi fa ballare più di qualche sedia: gli interventi successivi, tutti da parte dell’Opposizione, vertono sull’impopolarità dell’intervento, non lasciando tuttavia trasparire un passaggio esplicitato dalla Lombardi a chiare lettere, ovvero i dubbi sulla legittimità dell’intervento, e non del merito. Altro passaggio più acceso è quello del Consigliere Giovannini, che accusa l’Assessore Franco Gabriele di “danneggiare la città“: a seguito dell’intervento, il Consigliere del PD ha lasciato l’aula con fare polemico.
“Non abbiamo problemi ad assumere delle posizioni in merito a questioni che invece vengono esposte al contrario: non abbiamo problemi a rapportarci con comitati di qualsiasi natura. Venite a fare i professori in merito ad alcune questioni – incalza il Sindaco Antonio Terra – che non conoscete. Si parla di vicende legate all’ATO: siamo preoccupati in merito alle decisioni che potrà prendere la politica più “alta”. La questione andava chiusa subito: se un comitato non si fida dell’Assessorato, si vota contro, perché noi ci assumiamo responsabilità. Queste sono le solite questioni portate in Aula per essere forzate e far passare il messaggio che noi mettiamo in campo dei sotterfugi, quando i sotterfugi erano altri, e sono stati messi in campo da Amministrazioni precedenti. Far passare il messaggio che noi poi vogliamo farci sponsorizzare da qualcuno, è il colmo“.
“Dobbiamo rapportarci con un dato reale e con un’attività reale: ci stiamo preoccupando di far politica disinteressandoci di due cittadini che sono scomparsi per questa situazione. L’atto andava approcciato diversamente – dichiara invece il Consigliere Carmelo Terzo – Oggi siamo qui a confrontarci, e che gli altri abbiano sbagliato in passato ce ne siamo accorti. Invece di pensare a fare meno peggio e non a fare meglio, non si va avanti. Spero che chi vi ha votato, si aspetti il meglio. Non abbiamo atteggiamento litigioso, chiediamo di lavorare su un atto. Un diniego espresso in questo modo non giova a nessuno”.
La cifra del contributo richiesto dal Comitato è di 650 euro: cifra esplicitata dal Consigliere La Pegna, e che, a giudicare dalla reazione non verbale dell’Assessore Lombardi, era un dato sinora rimasto “al coperto”, almeno stando ai carteggi giunti all’Assessorato. Con 6 voti favorevoli e 14 voti contrari, la mozione è bocciata.