“Senza i fondi stanziati dal Governo centrale, non saremmo in grado di rispondere alle legittime aspettative dei cittadini che chiedono servizi. Il comune parteciperà alla realizzazione di opere contribuendo con l’1 per cento. Si rifletta prima di sbeffeggiare la politica e il ruolo dei partiti”. Va in scena in consiglio comunale l’aggiornamento al piano delle opere triennali 2020/2022 ovvero di quel documento di programmazione delle opere pubbliche che l’amministrazione mette in campo per lo sviluppo infrastrutturale della nostra città. L’atto più importante dell’attività amministrativa, dal quale dipende la capacità di una amministrazione di rispondere alle domande provenienti dal territorio attraverso, in primo luogo, le risorse comunali che una sana amministrazione riesce a reperire.
Il civismo, che in questi anni ha vinto sbeffeggiando i partiti e la politica sovra comunale bollata come “non necessaria” per governare bene la città, dovrebbe – e qui il condizionale è d’obbligo- portare all’attenzione della città un piano di opere finanziato prevalentemente grazie alle ampie risorse comunali rese possibili dal suo buon governo” spiega Claudio Moscardelli, commissario del PD di Aprilia.
“Al contrario dal quadro riepilogativo emerge una vera e propria sorpresa leggendo che dei 59 milioni di euro di opere che verranno realizzate entro il 2022 ben 48 milioni li metterà a disposizioni della nostra comunità lo stato con i suoi trasferimenti in conto investimenti, risorse notevolmente aumentante con l’ultima legge di bilancio predisposta dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, esponente del Partito Democratico che stà destinando alla finanza locale una quantità rilevante di risorse.
E il buon governo locale o meglio le risorse comunali che grazie all’amministrazione comunale si rendono disponibili per finanziare questo piano a quanto ammontano? E’ la stessa Giunta a certificarlo in soli 752 mila di euro ovvero l’ 1% delle risorse complessive come ben chiarito dal grafico allegato. Se le scuole verranno ristrutturate, se gli interventi contro il dissesto idrico verranno realizzate e se le strade verranno sistemate, ciò sarà possibile grazie alle risorse che a livello nazionale il Partito Democratico e il suo Ministro Roberto Gualtieri ha deciso di mettere in campo, colmando quelle scarsità di risorse messe a disposizioni dal “buon governo” del civismo nostrano” affermano i dem.