PD spaccato al congresso: la lista dell’area Civati si ritira a poche ore dal voto

La lista “Voto per l’alternativa” chiede le dimissioni del Coordinatore del Circolo Aprilia Centro

Ostilità e polemiche questa mattina hanno accompagnato l’apertura dei lavori per la costituzione dell’Assemblea Comunale che ha il compito di eleggere il prossimo segretario cittadino del Pd. Di nuovo l’immagine di un partito diviso e debole, che ad Aprilia da anni, fatica a conquistarsi la fiducia dei cittadini. Dopo uno scontro acceso con il coordinatore del circolo Aprilia Centro Tiziano Anderlini, con amarezza e  delusione, la lista “Voto per l’alternativa”, che faceva riferimento a Riccardo Toffoli, ha ritenuto opportuno di non partecipare alla fase congressuale per l’elezione dell’unione comunale del Pd di Aprilia, nè alle fasi di voto.

Causa del gesto la grave assenza di dibattito democratico del coordinamento del circolo Aprilia Centro di cui i componenti della lista e i suoi sostenitori chiedono le immediate dimissioni. A loro dire,  la gestione di tutto il processo congressuale  “ha di fatto trasformato il momento più importante di discussione politica interna al partito in un votatoio.”

pd_congresso

Nel regolamento approvato dalla direzione provinciale, è chiaramente scritto all’articolo 1 che le modalità di svolgimento dei congressi sarebbero dovute essere decise dal direttivo di circolo che, a detta della lista dell’area Civati- non è stato mai convocato. “Le decisioni sui lavori del congresso sono state prese in via esclusiva dal coordinatore senza un passaggio interno che non solo viene imposto dal partito ma che anche è un requisito indispensabile per un partito che nel nome, si dichiara democratico”.

“Un partito spaccatosi legge nella nota ufficiale “e che non vuole dialogare”. “Non ci facciamo insultare a casa nostra”-commentano i sostenitori della lista.

“Nonostante siamo stati propositivi nelle dinamiche precongressuali, la maggioranza ha ritenuto di dover usare la forza muscolare sia nella fase precongressuale e sia, con metodi e atteggiamenti ancor più ostili, questa mattina in apertura del congresso. La nostra area si è fatta promotrice di una commissione ristretta che potesse portare ad una lista unitaria (sintesi delle diverse aree interne) da presentare al congresso. Questa commissione è saltata perché da una parte l’area centrista non si è presentata all’incontro e dall’altra le altre due aree hanno ritenuto di non dover iniziare un percorso senza la presenza di quell’area.”

“Sono iniziate le trattative di parte a cui la lista non si è sottratta. Anche in questa occasione, abbiamo espresso la nostra disponibilità di rinunciare ad un percorso autonomo se ci fosse stata la volontà di una lista unitaria così come del resto avviene in altre realtà della provincia di Latina. Anche questo passaggio è stato disatteso. Questa mattina, allora, avremmo voluto presentare in un clima sereno, propositivo e dialogante il nostro percorso autonomo “voto per l’alternativa”, frutto di un lavoro di sintesi e passione politica che ci accomuna per quella che riteniamo con forza essere la nostra casa: il Partito Democratico.”

“Purtroppo, invece, abbiamo riscontrato da parte del coordinamento del circolo forme di chiusura nei nostri confronti e nei confronti dei temi che avevamo portato a discussione. Primo fra tutti le modalità con cui si è arrivati al congresso.”

“La soluzione proposta è stata quella di andare avanti comunque, anzi i toni utilizzati del coordinamento di Circolo hanno dimostrato solo la tensione e la necessità di portare a casa i numeri. Né si è pensato che la discussione, visto l’orario in cui si sono aperti i lavori e cioè a mezzogiorno, fosse praticamente ridotta ad un’ora scarsa prima dell’apertura dei seggi.”

Oggi si elegge un segretario che non rappresenta, in realtà, tutto il partito. Avrà quindi l’autorità già da ora a parlare in nome e per conto di tutto il Partito Democratico di Aprilia?

Melania Limongelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *