La questione Aser è ora nelle mani della Cassazione.
Per questo il Comune di Aprilia non ha inserito i 15 milioni di debito nel Bilancio.
“Presumiamo – scrivono i due meetup 5 Stelle Grillini e Pentastellati – che detto ricorso debba contenere la richiesta, durante la pendenza del giudizio, della sospensione dell’efficacia esecutiva del lodo impugnato.
In caso contrario, il Comune sarebbe già stato chiamato a pagare l’importo della sentenza di appello.
Questa considerazione dovrebbe ancora di più spingere l’assessore al bilancio ad una prudente valutazione del caso.
Disponendo risorse economiche in una riserva specifica.
Cosa che non ha fatto”.
La gestione del debito Aser, dunque, continua ad essere terreno di scontro tra i 5 Stelle e l’Assessore Mastrofini.
Va ricordato che l’Aser non esiste più, in quanto fallita.
Il Comune, dunque, avrebbe la possibilità di essere ammesso al passivo di 40 milioni che la stessa società deve ai propri creditori.
Ma, secondo i due meetup, non è questo un passaggio sicuro:
“Ribadiamo ancora una volta l’aleatorietà dei 40 milioni di ammissione al passivo del fallimento Tributi Italia.
Dubitiamo inoltre della possibilità che tale somma venga recuperata dal comune di Aprilia se non in minima parte.
Anche in considerazione che, facendo l’Ente pubblico parte del comitato dei creditori, l’eventuale attivo verrà ripartito secondo l’ordine stabilito dalla legge fallimentare.
Ed in ogni caso lo stesso eventuale attivo, non è ad oggi quantificabile.
L’assessore Mastrofini ha inoltre riferito che
“in bilancio esiste un apposito capitolo di 2 milioni di euro per le soccombenze nelle cause legali”.
Ciò svia la questione prospettata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle.
Detta somma, se reale, probabilmente risulta inserita nei Servizi istituzionali, generali e di gestione del comune di Aprilia.
Che raccoglie tutta l’attività legale in favore dell’ente pubblico.
Ben diversi sono i fatti messi in evidenza che risultano dalla relazione degli organi revisori del rendiconto 2016.
Ossia: fondo rischi per contenzioso = 0“.
A supporto delle loro tesi, i gruppi 5 Stelle riportano due sentenze delle Corti dei Conti di Puglia ed Emilia-Romagna.
La prima, che risale al 2010, ha stabilito che
“in presenza di una sentenza munita della formula esecutiva – sintetizzano i due gruppi – sussiste l’obbligo di procedere con tempestività alla convocazione del Consiglio Comunale per provvedere al riconoscimento del debito.
Al fine di impedire il maturare di interessi, rivalutazione monetaria ed ulteriori spese legali generate da eventuali azioni esecutive”.
La seconda sentenza, datata invece 2007, “invita” i Comuni ad un atteggiamento prudente nei casi di contenzioso:
“La Sezione – viene riportato nel comunicato dei meetup – ritiene opportuno precisare che qualora il Giudice di Appello disponesse la sospensione dell’esecutività della sentenza con il conseguente venire meno dell’obbligo di provvedere al riconoscimento del debito da parte del Consiglio Comunale, l’Ente potrebbe accantonare in via prudenziale e nel rispetto dei principi di una sana e corretta gestione finanziaria, idonee risorse atte a garantire la copertura del debito in caso di eventuale soccombenza“.
Cosa che, nell’attuale bilancio del Comune, non è stata fatta.
Per questo motivo, Grillini e Pentastellati ribadiscono le loro richieste.
Ovvero portare l’argomento in Consiglio Comunale e le dimissioni dell’Assessore, reo di aver sottovalutato il rischio per le casse coumnali.
Oltre a queste, chiedono anche che sia predisposto il fondo prudenziale nel Bilancio con i conseguenti correttivi al documento.
“In pratica – sentenziano i 5 Stelle – il comune di Aprilia e tutti i cittadini sono appesi al filo di un ricorso alla Corte di Cassazione.
Che potrebbe, in caso di esito negativo, far trovare in gravissime difficoltà economiche lo stesso comune”.
di Massimo Pacetti