“Poca chiarezza nel sistema di videosorveglianza”

Costi elevati e fatture non regolari nel sistema di videosorveglianza. La denuncia del Consigliere La Pegna

Fatture non regolari e poca chiarezza nel sistema di videosorveglianza. E’ questo il tema della Conferenza Stampa, organizzata dal Consigliere di Opposizione, Vincenzo La Pegna, che si è tenuta questa mattina all’Hotel Enea. “Il progetto– dichiara il Consigliere Comunale La Pegna- manca di progettualità“. Il progetto parte nel 2002 e nel 2008 iniziano primi documenti sull’avvio del progetto. Un progetto dai costi più alti di quelli previsti. Il progetto, doveva partire infatti, con un importo inferiore ai 200 mila euro. “Ad oggi ci troviamo con una somma di 600 mila euro“.

Cons.La Pegna

Consigliere La Pegna

L’acquisto iniziale– racconta La Pegna- prevedeva inoltre l’acquisto di 90 telecamere e invece ne ho contate 102 nel territorio. Non si può tirare la tasca dei cittadini. Non sono contrario al progetto di videosorveglianza. La sicurezza nel territorio è la cosa più importante ma per un territorio come Aprilia si è speso troppo“.

Inoltre, secondo il Consigliere, le fatture delle spese effettuate non risultano regolari. “Se io prendo una piccola fattura– spiega il Consigliere di Opposizione- non c’è scritto il prezzo del singolo importo“. Le fatture con grandi somme, infatti, riportano solo il numero di impianti acquistati e la somma complessiva, ma non il prezzo del singolo impianto. Questo non si verifica per le forniture piccole invece. “Desidero– afferma- che queste fiscali siano complete. Sono errori formali, come si dice in Finanza, ma che un’Amministrazione Comunale non si può permettere“.

La Pegna richiede chiarezza non solo nel profilo economico ma anche nella progettualità. “Il progetto delineare di come e dove vengono messe le telecamere manca. Ad oggi, l’impianto è ancora in fase di sperimentazione e non hanno nè conformità nè certificazione. Stanno prendendo tempo. Un atteggiamento tipico dell’Amministrazione Terra“.

Il Consigliere La Pegna mostra anche dubbi sui mancati controlli. “Troppo facilmente si lasciano firme di rilascio. La responsabilità è stata scaricata addosso a chi non ha la capacità di verificare queste competenze, come la Polizia Locale. Il lavoro deve essere coordinato con un tecnico“, sottolinea La Pegna. “Fin dall’inizio, la delibera afferma che il lavoro deve essere coordinato insieme all’ufficio tecnologico dell’Assessorato ai Lavori Pubblici. Un Ufficio che, ad oggi, non ha ancora fatto sopralluoghi. Dare la responsabilità alla Locale è troppo facile. E’ la politica che deve dare risposte“.

Il Consigliere di Opposizione è intenzionato a portare il caso in Commissione Trasparenza.

 

di Assunta Manfredino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *