Il confronto sull’erogazione di servizi sociali in ambito provinciale è sfalsato da un’analisi dei numeri che erroneamente non tiene conto del canone che l’Amministrazione Comunale corrisponde all’azienda municipalizzata Multiservizi per le attività specifiche messe in campo per le politiche di sostegno e le fasce meno abbienti della popolazione residente. Va infatti evidenziato che ai numeri rilevati e, comprensivi dei fondi regionali inseriti nel Piano di Zona, va aggiunta la cifra di 3 milioni e 600 mila euro di canone corrisposto alla Multiservizi che, tra l’altro, si occupa della gestione del Giardino dei Sorrisi (struttura interamente dedicata alla disabilità), nonché di assistenza domiciliare.
Non corrisponde pertanto alla realtà che il Comune di Aprilia stanzi somme minori rispetto alle altre amministrazioni, laddove i fondi realmente messi a disposizione sono almeno il doppio rispetto a quelli rilevati dall’indagine Uilp. Va da sé che questo importante stanziamento destinato alle politiche sociali suggerisce una più attenta valutazione a coloro che hanno superficialmente tratto conclusioni a fronte di un mero rilievo statistico per giunta incompleto.
In proposito, i dati nel loro insieme descrivono invece una realtà alquanto diversa: 60 anziani disabili o comunque in condizioni di fragilità sono beneficiari del servizio di assistenza domiciliare (Sad); 17 frequentano stabilmente il Centro di Alzheimer; 56 persone beneficiano dell’assistenza domiciliare integrata (ADI); 13 sono i beneficiari di aiuto per l’autosufficienza e l’integrazione sociale (Legge n. 162/1998); 40 gli utenti del Giardino dei Sorrisi; 73 i minori in età scolare con disabilità e beneficiari del servizio di assistenza educativa specialistica; otto adulti con handicap gravi ospiti della Casa dei Lillà; 83 ospiti di residenze sanitarie assistenziali (RSA) beneficiari della quota sociale perché con ISEE inferiore ai ventimila euro; 387 persone beneficiarie del Sostegno per l’inclusione attiva (SIA). A tutti ciò si aggiungono una media annuale di 120 sussidi economici erogati ad altrettante famiglie ritrovatesi in situazioni economiche disagiate.
Quanto sopra, lungi dal volersi autocelebrare, risulta piuttosto il prodotto di un’agenda di lavoro sempre più orientata ad affrontare le conseguenze negative della crisi economica che in realtà ancora sortisce i suoi pesanti effetti, senza trascurare che il Comune di Aprilia è stato il primo ad introdurre i lavori risocializzanti, quest’anno destinati a settanta persone, anticipando di fatto il concetto di reddito di cittadinanza.
È d’obbligo anche ricordare che il Comune di Aprilia ha destinato nell’ultima annualità 780 mila euro per i minori in difficoltà, tre milioni e 789 mila euro per i disabili, un milione e 153 mila euro per le RSA (terza età), 60 mila euro per il bonus Irpef, 57 mila euro per la gestione del dormitorio e per i senzatetto, altri 429 mila euro per contributi alle famiglie.