Polizia Penitenziaria, quanto costa un errore di battitura?

Le nuove magliette non costano 480 euro; la Gazzetta Ufficiale è sbagliata. Una mancata risposta dello Stato scatena il polverone.

Le magliette d’oro delle Polizia Penitenziaria sono una bufala e un errore di digitazione?! E’ quanto sembrerebbe dalle ultime email che il Si.P.Pe. ha ricevuto dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto. Insospettito dal costo elevato delle nuove polo della Polizia Penitenziaria, il Segretario Generale del Si.P.Pe., Alessandro De Pasquale, ha inviato, il giorno 19 Dicembre, al Vice Capo Vicario del DAP una email in cui chiedeva chiarimenti in merito all’assurda vicenda.

Nell’arco di quella stessa giornata, il Vice Capo Vicario, il dottor Luigi Pagano, ha risposto alla email del Sindacato dichiarando che avrebbe dato al più presto i dati esatti della questione. Questi dati però non sono mai arrivati.

A dare una risposta al Si.P.Pe. è la stessa ditta che si è aggiudicata l’appalto. “Mentre lo Stato se la prende con comodo nel comunicare i dati corretti” – ha dichiarato De Pasquale – la ditta che si è aggiudicata l’appalto ci ha scritto per riferirci che la notizia relativa ad una aggiudicazione di magliette polo ignifughe per il personale della Polizia Penitenziaria non corrisponde alla realtà. Per un errore di digitazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stato indicato un importo di aggiudicazione di 793.000,00 euro anzichè di 79.300,00″.

magliette polizia penitenziaria

Inoltre, l’azienza ha inviato anche un contratto dal quale si evince l’importo esatto. “Ciò che conta per gli Italiani però è ciò che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale”- dichiara a questo proposito il Si.P.Pe.- “Fino a quando non si proverà l’inesattezza, mediante esibizione di atto autentico rilasciato dal Ministro Guardasigilli o dall’archivio centrale dello Stato, tutti gli atti pubblicati si presumono conformi all’originale e costituiscono testo legale”.

“Speriamo che il DAP e il Ministero della Giustizia rettifichino al più presto il testo pubblicato in Gazzetta ufficiale in modo da chiarire la questione agli italiani”, conclude De Pasquale. “Se il vice Capo vicario del DAP Pagano avesse fornito i dati promessi a Dicembre la vicenda si sarebbe chiarita già da tempo, senza sollevare alcuna polemica, tanto da necessitare un’interrogazione parlamentare da parte del Movimento cinque stelle della Camera dei Deputati”.

A.M.

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