Non si fanno attendere le reazioni al primo caso di contagio da Chikungunya ad Aprilia.
Il coordinatore di Aprilia in Prima Linea, Emanuele Campilongo, ricorda che da una settimana lui ed il movimento a lui collegato avevano “predetto” questo evento.
Ora che il caso si è presentato, lascia trasparire tutta la sua rabbia per la mancata attenzione prestata al suo appello:
“Primo caso di Chikungunya ad Aprilia.
È una settimana che lo andiamo ripetendo, è una settimana che dopo aver scritto alle competenti Autorità chiediamo un intervento immediato di disinfestazione ad Aprilia.
È una settimana che fatichiamo ad avere anche da alcuni (per fortuna pochi) Media locali l‘opportuna visibilità ed attenzione al nostro appello.
Ma niente.
In questa città prima di muoversi, prima di prendere provvedimenti, deve accadere il problema.
Con buona pace del “principio di precauzione” e della “salvaguardia della salute”.
In questa città si minimizza, si derubrica a “chiacchiere politiche” o a “ciacolate da bar” qualsiasi cosa non provenga dal proprio alveo politico-amicale.
E voi volete ancora dare fiducia a costoro?
Nemmeno davanti all’evidenza ammetteranno di aver sbagliato.
Nemmeno davanti alle prove più schiaccianti della loro inettitudine e insipienza faranno mea culpa, chiusi nella loro boria e arroganza.
Nel più assoluto disprezzo dell’opinione avversa, perseverano nell’errore spacciandolo per coerenza.
Ora basta scuse, ora basta versioni di comodo.
Disinfestazione a tappeto subito!
E sia “adulticida” che “larvicida”, con buona pace degli ambientalisti da salotto con simpatie complottiste.
Che combattono ciò che non c’è e ignorano il pericolo incombente“.
di Massimo Pacetti