È quasi fatta, manca solo l’annuncio ufficiale: niente discarica a La Cogna.
Durante il Consiglio Regionale odierno, l’Assessore all’Ambiente Mauro Buschini ha rivelato la posizione della Giunta in merito al progetto della Paguro.
Una vittoria soprattutto dei residenti della zona.
Lo spettro della discarica si allontana quasi definitivamente e La Cogna può tirare un sospiro di sollievo.
Soddisfate anche le forze politiche apriliane.
Senza distinzioni tra maggioranza ed opposizione, tutte si dichiarano soddisfatte della decisione presa in Regione:
“Così le chiacchiere della Raggi – scrive sul suo profilo Facebook l’Assessore Vittorio Marchitti -, che chiedeva alla Regione di autorizzarla, e quelle che ci accusavano di “non fare tutto quanto in nostro potere”, “di essere d’accordo sottobanco mentre pubblicamente dicevamo di no”, lasceranno definitivamente il tempo che trovano.
E qualcuno troverà un altro argomento per giustificare la propria vita politica e gli sproloqui sui social”.
Anche gli schieramenti di opposizione fanno arrivare il loro supporto alla decisione presa dalla Giunta regionale:
“Nell’attesa di conoscere le motivazioni date dai tecnici regionali – scrive il Consigliere Carmen Porcelli – che hanno espresso parere negativo alla Via, apprendiamo con favore lo stop alla discarica della Paguro.
Siamo fieri di aver contribuito con continuità a contrastare la realizzazione di questo impianto.
Aver scatenato l’attenzione sulla discarica, e mantenuta alta l’attenzione su questo nefasto progetto, ha dato i suoi frutti“.
L’invito che giunge dal PD, per bocca del segretario Alessandro Mammucari, è quello di non cantare vittoria prima che sia data l’ufficialità:
“È importante non abbassare la guardia.
E continuare a contrastare con ogni mezzo tale scellerata proposta.
Che avrebbe fatto della città di Aprilia la pattumiera di Roma“.
Proprio il PD, nella stessa nota, mette in luce altre criticità del settore ambientale su cui ora si dovrà prestare attenzione:
“Emergono dai lavori Consiliari – sottolinea Mammucari – i danni che Aprilia sta subendo a causa dell’impianto TMB di Campoverde, sempre di proprietà della società RIDA.
La quale ormai utilizza il suo impianto per trattare i rifiuti provenienti da altri Ato della Regione.
L’Assessore Mauro Buschini, nel corso del dibattito, ha chiarito che è indispensabile che ogni provincia, così come ha fatto quella di Latina, si doti di un proprio piano d’ambito per chiudere il ciclo dei rifiuti.
Superando la situazione di inadempienza che le restanti provincie del Lazio hanno in piedi sul fronte della programmazione del ciclo dei rifiuti.
Appare sempre più evidente l’importanza della delibera provinciale.
Da un lato, è stata alla base dei pareri negativi che i vari enti hanno potuto esprime in sede di conferenza dei servizi.
Dall’altro, pone le basi per evitare che in futuro si possano verificare eventi come quelli che nel corso della scorsa settimana hanno visto l’intero territorio pontino essere sotto ricatto del privato.
Che inspiegabilmente ha chiuso i suoi cancelli, dando il la ad una vera e propria crisi ambientale.
La delibera provinciale pone le basi per una gestione pubblica dell’intero ciclo dei rifiuti.
Evitando le mega concessioni a soggetti privati ed individuando uno specifico ruolo agli enti pubblici.
Anche per quanto riguarda la fase finale del processo”.
Per un pericolo scampato, dunque, ne rimane uno all’orizzonte, secondo il PD.
Intento un primo, importante passo è stato fatto.
di Massimo Pacetti