La vicenda della società mista di riscossione dei tributi Aprilia Servizi (A.Ser), voluta nel 1999 dall’amministrazione del sindaco Gianni Cosmi (DS/PPI), è giunta al capolinea nel peggiore dei modi, con il rigetto del ricorso presentato dal Comune avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma del 2 febbraio 2016 n. 665/2016 – che respinse il ricorso presentato dal Comune di Aprilia contro il lodo arbitrale seguito all’addendum contrattuale del 2007- e la condanna del Comune di Aprilia al risarcimento dei danni nei confronti di A.Ser per 15 milioni di euro circa
Già alla fine del 2017 avevamo espresso i nostri dubbi sul fatto che nel bilancio comunale non risultassero iscritti quei 15.000.000,00 euro dovuti alla Tributi Italia (socio privato dell’A.Ser) a seguito della sentenza sfavorevole, sebbene l’iscrizione di tali debiti fosse prevista dall’articolo 194 del T.U.E.L. che stabilisce che gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive
Le sentenze della Corte d’Appello sono provvisoriamente esecutive (Cassazione Civile, III Sezione, n. 1440 del 9.02.2000) e il ricorso per Cassazione non sospende l’esecutività della sentenza, tuttavia è prevista la possibilità che lo stesso Giudice dell’appello, su istanza di parte, ne sospenda l’esecuzione quando da quest’ultima possa derivare un grave ed irreparabile danno.
Alla luce di quanto sopra, avevamo sottolineato che la non iscrizione del debito maturato con l’A.Ser, a seguito della sentenza della Corte d’Appello, sarebbe potuta essere deleteria per le casse dell’Ente malgrado l’impugnazione presso la Suprema Corte. La non iscrizione di detto debito nel bilancio comunale era confermata anche dall’organo di revisione contabile del bilancio comunale che, nel verbale di approvazione del rendiconto 2016 (il numero 11 del 26.04.2017), dichiarava che “l’ente ha provveduto nel corso del 2016 al riconoscimento e finanziamento di debiti fuori bilancio per 00,00 euro”.
Specificammo anche che ci sembrava azzardata la condotta tenuta dal sindaco Terra, dall’assessore al bilancio Mastrofini e da tutta la giunta di non procedere ad un preventivo accantonamento al fine di evitare un possibile disastroso impatto sugli equilibri del bilancio, come poi si è avverato.
Non vorremmo ripeterci ma avevamo messo in evidenza la potenzialità di questo pericolo già dal 2017, quando sostenevamo che sin dal 2008 doveva essere previsto un incremento del fondo rischi per contenzioso, voce che nel bilancio del Comune di Aprilia nel 2016 era pari a 0 euro!
Ancora risuonano le parole dell’Assessore al Bilancio Mastrofini che rassicurava della presenza di “…..due milioni di euro per soccombenze nelle cause legali” nel 2017 e rassicurava i concittadini con il fatto che era stato presentato un ricorso in Cassazione .
Ad oggi chiediamo all’Assessore al Bilancio e Finanze Lanfranco Principi perché, dall’anno della sua nomina nel 2018, non sono state accantonate somme in bilancio per il pagamento degli imprevisti come questo, che poi tale non è?
Dal Rendiconto di Gestione 2020 risulta che il Fondo Contenzioso al 31/12/2020 ammonta a 65.000 euro.
Ci dispiace doverlo constatare, ma ve l’avevamo detto e, pur avendo messo in guardia l’amministrazione comunale, non sono state ascoltati i nostri suggerimenti, ma si sa, nemo propheta acceptus est in patria sua!
A seguito di questo prevedibile epilogo della vicenda A.Ser, ci piacerebbe apprendere la notizia delle dimissioni dell’assessore citato e di colui che detiene la delega relativa al contenzioso comunale che, con la decisione di portare avanti il ricorso nei diversi gradi di giudizio, ha determinato una spesa, per le tasche dei cittadini, pare superiore ai 150.000 €.