“Si è parlato di “stupidità politica” nel descrivere il no del Partito Democratico di Aprilia alla mozione presentata dai Consiglieri Comunali Porcelli, Bafundi, La Pegna e Romualdi in merito alla questione delle bollette pagate in questi anni al Comune di Aprilia in luogo del non riconosciuto gestore del servizio idrico Acqualatina Spa. “Politicamente stupido” è, secondo il Partito Democratico di Aprilia l’atteggiamento dei su citati consiglieri comunali che con la mozione presentato sembrano non voler capire il senso profondo di quel comportamento che in questi anni ha spinto molti apriliani a pagare i consumi reali del bene acqua direttamente al Comune“, sono queste le parole del Segretario Unione Comunale del Partito Democratico di Aprilia, Alessandro Mammucari, a proposito della questione Acqualatina discussa ieri in Consiglio.
“E’ utile– prosegue Mammucari- per ricordare loro che molti utenti apriliani del servizio idrico integrato hanno, sulla base del non riconoscimento da parte del Consiglio Comunale di Aprilia della convenzione di gestione e dei vari pronunciamenti dei tribunali amministrativi, hanno contestato le fatture emesse nei loro confronti dalla Società Acqualatina S.p.a., diffidando la stessa a porre fine alle non legittime e vessatorie condotte poste in essere nei loro confronti, continuando nel fra tempo a pagare i consumi idrici reali attraverso l’utilizzo del c/c postale 11707049 intestato al Comune di Aprilia. Non si è trattato di un errore che avrebbe consentito all’amministrazione comunale di poter contare su una “presunta maggiore liquidità”, ma di un atto chiaro di non riconoscimento della società Acqualatina, senza per questo non venir meno al loro compito di concorrere alle spese che la collettività sostiene per l’erogazione di un servizio pubblico“.
“Con la sua mozione il Partito Democratico ha voluto ribadire la necessità di sostenere con tutti i mezzi la difesa di quegli utenti che di fronte ai chiari inadempimenti in essere ne hanno contestato la natura, pur continuando ad adempiere ai loro obblighi come dimostrato dai pagamenti effettuati, a partire dal 2005, tramite il c/c postale 11707049, destinando le somme incassate ad un apposito fondo di entrate vincolate denominato “Entrate da Servizio Idrico” riconoscendo, in virtù della non approvazione da parte del Comune di Aprilia della convenzione di gestione con la Società Acqualatina S.p.a., alle somme versate il carattere di adempimento di obbligo fiscale.
Nelle more della definizione dei giudizi in corso nei confronti della Società Acqualatina S.p.a., è fondamentale che il Consiglio Comunale manifesti la volontà dell’ente di non avvalersi della prescrizione sulle somme versata a partire dal 2005 ai sensi del terzo comma dell’articolo 2937 del codice civile e di riconoscere a chi ne faccia espressamente richiesta la restituzione delle somme versate nel corso degli anni tramite il c/c postale 11707049.
Premesso, quindi, che è fondamentale che l’ente manifesti la volontà di non avvalersi della prescrizione per dare la possibilità ai cittadini che ne fanno richiesta di vedersi restituire le somme versate nel corso degli anni, il Partito Democratico ritiene necessario tutelare gli interessi della collettività nella direzione di un servizio Idrico economicamente equo con azioni concrete finalizzate all’affermazione del “diritto all’acqua” e non limitarsi a soluzioni tampone e populiste“, conclude.