Quote rosa per legge

Una norma del 2012 stabilisce l’obbligo di presentare liste

in cui i candidati siano per un terzo donne

La ventata di novità richiesta alla politica è stata in parte soddisfatta con una legge del 2012 che, in realtà, non ha fatto molta notizia: la legge sulle quote rosa. Con essa è diventato ormai obbligatorio, per tutti i partiti e le liste civiche, presentare liste con nomi di candidati che siano per un terzo donne, più precisamente il 33%. I legislatori hanno indicato un periodo di rodaggio per la nuova legge, periodo che è iniziato con le elezioni politiche e regionali del Febbraio scorso. In queste ultime, infatti, l’obbligo era di presentare una donna su cinque candidati, mentre in futuro, per le riassegnazioni delle cariche, la percentuale dovrà essere di una su tre e ciò resterà valido per tre mandati consecutivi. Non finisce qui, anzi la grande novità è proprio questa: è possibile indicare il nome di due candidati a patto che siano di sesso opposto, ossia un uomo e una donna. Ma non finisce qui, perché i responsabili delle organizzazioni che non rispettano la norma saranno soggetti a una diffida di sessanta giorni. Oltre a questi verrà concesso un periodo extra per riequilibrare la struttura dei propri organi rappresentativi.

Il Ministero delle pari Opportunità ha il compito di vigilare e intervenire sui casi per i quali si sospettano irregolarità, quindi indagare e verificare, e di proseguire con l’esautoramento degli organi in questione non si siano impegnati nel riequilibrio. Può essere considerata una legge opinabile, nel senso che fare una norma speciale per una categoria di persone ne può indicare una debolezza intrinseca, ma sappiamo che non è così. Sappiamo che per motivi storico-culturali la categoria femminile ha dovuto sempre combattere e tuttora lo fa – come simboleggia la necessità di una legge del genere – per affermare la parità intellettuale con l’uomo. Se dell’emanazione di questa legge c’è stato bisogno, quello che si spera è che venga realmente applicata, che le operazioni di verifica vengano effettuate a dovere.

 

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