Nella delibera approvata giovedì scorso in Consiglio Comunale, in merito ai lavori di ampliamento e risistemazione da attuarsi in Via Gorgona al fine di renderla “strada di pubblica utilità”, era esplicitato che il costo e l’esecuzione dell’opera sarebbero stati interamente a carico di R.I.D.A Ambiente.
Il legale rappresentate dello stabilimento, Fabio Altissimi, risponde all’ordine di esecuzione con fermo dissenso. Pare che non esista qualsivoglia vincolo giuridico, dal momento che la determina regionale di AIA DEL 20.06.2014 ha stabilito solamente che la R.I.D.A avrebbe dovuto “tenuto conto dell’aumento del traffico indotto, effettuare uno specifico studio trasportistico al fine di evidenziare eventuali criticità alla viabilità locale e nel caso prevedere le opportune misure di mitigazione”. A tale prescrizione, la R.I.D.A ha provveduto, ma non avendo l’onere di realizzare le opere di adeguamento della viabilità al di fuori del plesso aziendale, la responsabilità della viabilità comunale e della disciplina del traffico spetterebbe sempre e solo all’Ente Comunale.
Inoltre nella delibera mancherebbe la definizione del computo metrico estimativo e del quadro economico. Non è stato poi approvato unitamente uno schema di convenzione al fine di stabilire i tempi di realizzazione, i costi, le modalità di collaudo e di consegna dell’opera. Nel progetto non è stata prevista una viabilità secondaria per la durata dei lavori, impedendo in tal modo allo stabilimento di svolgere la propria normale attività aziendale. Per tutte queste motivazioni, la R.I.D.A. non solo rifiuta categoricamente la delibera approvata in Consiglio, ma chiede anche all’Ente Comunale il risarcimento per i danni subiti, dato che allo stesso spettava il controllo del traffico su Via Gorgona.