Dopo la polemica sollevata in questi giorni dal Movimento Nazionale per la Sovranità in merito alla probabile candidatura a sindaco di Andrea Ragusa per i 5 stelle, le stoccate del gruppo di centro – destra sembrano aver alzato soltanto un grosso polverone. Cerchiamo di fare chiarezza.
Nel comunicato stampa del Movimento Nazionale si legge:
“Parlano (riferito ai 5 stelle) del nuovo che avanza e se questo è il “nuovo” allora vuol dire che di politica conosciamo poco. Tale proposta, individua una persona che, con tutto il rispetto, ha ben poco di “nuovo”. Ragusa è stato candidato e provato ad essere eletto con La Destra di Storace prima e poi con Futuro e Libertà di Fini. Ora prova a ritrovare le luci della ribalta con i 5 Stelle, coloro i quali parlano di “non riciclati””.
Partiamo dalla questione “nuovo che avanza”: è bene non confondere tra “persona” e “programma politico”. Ragusa non è chiaramente una new entry della politica apriliana. Vere le sue passate candidature (non a sindaco) con altri gruppi politici, ma queste risalirebbero a prima del 4 ottobre 2009, data di fondazione del Movimento 5 stelle. Da sei anni a questa parte Ragusa milita nel gruppo di Beppe Grillo e non ha mai tentato il “cambio di casacca”. Nel 2013 ha provato a candidarsi sindaco (ad oggi unica candidatura ufficiale come primo cittadino) , con il Movimento.
Passiamo ora alle altre due questioni esposte dal Movimento Nazionale, quella delle “luci della ribalta” e dei “non riciclati”. Vista la lunga e attiva militanza di Ragusa nei 5 stelle e visto il silenzio stampa del gruppo in merito al suo futuro candidato sindaco (manca ancora l’ufficialità della candidatura, deve ancora essere certificata dai vertici del Movimento), non sembra che Ragusa sia in cerca di riflettori. Per quanto riguarda i “non riciclati” il Movimento Nazionale ha forse frainteso la politica dei 5 stelle: il “nuovo” si riferisce non alla persona, che per altro sembra essere quella più adatta alla candidatura (vedi i risultati della votazione: 3 Meetup su 4 lo appoggiano), ma al programma politico dei 5 stelle, per certi versi “nuovo” rispetto ai tantissimi già visti in questi anni.
Speriamo di aver spento la fiammella accesa dal Movimento Nazionale, dettata probabilmente dalle imminenti amministrative di marzo 2018.
Jacopo Cascone