Referendum, un Comitato Civico per il NO

ANPI e ARCI La Freccia promuovono un Comitato Civico per il NO ad Aprilia. “La partita che ci giochiamo questa volta è di capitale importanza”

Associazioni, partiti e movimenti hanno sensibilità diverse e pratiche di intervento sul sociale, peculiari e diversificate. Così avviene che i “corpi intermedi” si fanno portavoce di bisogni ed istanze dei cittadini sui temi più disparati. Non è così per le Riforme costituzionali. La partita che ci giochiamo questa volta è di capitale importanza ed impegna tutti allo stesso modo perché si tratta di cambiamenti che toccano in radice i cardini democratici su cui poggia il Paese“, è in questo modo che l’ARCI La Freccia e l’ANPI Aprilia aprono la loro nota stampa sul Referendum Costituzionale.

In un momento così difficile-spiegano- per l’Europa anche per la preoccupante ascesa di nazionalismi esasperati, populismi e rigurgiti neofascisti e razzisti che toccano anche il nostro Paese, le Riforme in atto non possono non incidere sulla qualità della Democrazia e indebolirne le difese. Per questo un vasto Fronte del NO si è costituito in tutta Italia con l’obbiettivo di sconfiggere nei Referendum le Riforme attraverso una vasta opera di informazione sul merito delle questioni. La posta è alta! Pur in presenza di uno schieramento dei mezzi di comunicazione a tutto vantaggio del Governo, sappiamo di poter vincere la battaglia perché abbiamo argomenti forti e convincenti che affondano nella nostra storia comune e della nostra sensibilità antifascista. Ed è per tutte queste considerazioni che l’Anpi e l’Arci La Freccia di Aprilia hanno inteso esprimere, cosi come già avvenuto nei massimi livelli nazionali delle due realtà associative la loro più ferma contrarietà alle controriforme Costituzionali proposte dall’attuale maggioranza di Governo“. Per questo motivo le due  associazioni chiedono l’adesione di cittadine e cittadini per costituire anche ad Aprilia un Comitato civico.  “Non ci si deve chiudere nel recinto della politica-partitica vogliamo e dobbiamo raggiungere milioni di cittadini, indipendentemente dalla loro appartenenza e dalle loro idee, dalle loro collocazioni professionali e politiche. La battaglia è troppo importante per pensare di poterla condurre attraverso delle modalità che non abbiano in se lo scopo principale di bloccare questa riforma che ridisegna, in chiave presidenzialistica, la nostra struttura repubblicana“. Un modo per informare e convincere sui complessi temi in discussione.

Un impegno quindi semplice e chiaro: mettere da parte, una volta tanto le reciproche appartenenze politiche; mettere al centro il tema della Democrazia in Italia che è tema di tutti; raccogliere l’insegnamento dei nostri Padri e Madri costituenti i quali in un momento altrettanto difficile seppero trovare la forza e il dovere di lavorare per il bene di tutti per costruire quel patrimonio di valori che tutti riconoscono e che dobbiamo difendere, anzi, di più, riattivarlo. Crediamo infine che un ampio e motivato fronte di lotta rafforzi la possibilità di vittoria. E per questo, sia chiaro, non chiediamo a nessuno di abbandonare identità, storie o sentimenti di appartenenza anzi ci proponiamo di collaborare, in autonomia, a tutte le iniziative in programma“, concludono.

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