Approvato oggi in consiglio comunale il regolamento sull’assistenza economica in favore di persone bisognose ed a rischio emarginazione. L’atto discusso prima in commissione Servizi Sociali e poi modificato in sole due parti dall’assessore Eva Torselli, gode di un indiscusso favoreggiamento nella sua esecutività. I contributi versati a famiglie disagiate ed a rischio emarginazione serviranno per evitare l’isolamento e per superare situazione di particolare svantaggio economico. Gli interventi saranno destinati a singole persone o a nuclei familiari sia italiani che stranieri con permesso di soggiorno, residenti ad Aprilia, che non dispongono di risorse sufficienti per garantire una vita dignitosa ai membri della loro famiglia e quindi non in grado di rispondere alle esigenze o a situazioni di emergenza.
I soggetti potranno usufruire di questo contributo se rispondono ai seguenti requisiti: possiedono un reddito famigliare insufficiente per rispondere alle primarie necessità della vita quotidiana; persone che vivono da soli e sono incapaci a provvedere autonomamente a se stessi; famiglie in difficoltà nel provvedere alle necessità di uno o più membri della stessa; o comunque famiglie a rischio emarginazione. Il criterio di erogazione dell’assegno sociale si basa sull’autocertificazione ISEE e l’importo, riferito al nucleo famigliare, non può corrispondente al sovvenzionamento elargito. L’assistenza economica è suddivisa in quella ordinaria (una tantum) e quella straordinaria, ossia è rivolto a quei nuclei famigliare che si trovano a fronteggiare un’improvvisa situazione di disagio economico che dipende da avvenimenti eccezionali (catastrofi naturali, morte di un congiunto, malattie il cui esborso non è compreso dal Servizio Sanitario Nazionale, ecc.). I contributi economici non riscossi dai beneficiari entro sei mesi dalla data di pubblicazione sul sito internet del Comune, verranno reintegrati in un fondo e successivamente riutilizzati per altre famiglie bisognose.
La precedenza in graduatoria degli aventi diritto al sussidio risulta essere il “nucleo famigliare monoparentale con minori a carico” ed in ultimo un “soggetto disoccupato il cui stato è sorto “solo” negli ultimi 12 mesi”. A parità di punteggio tra diversi soggetti che presentano la domanda di assegno sociale, sarà garantita dal Comune la precedenza in base all’ISEE, in caso di parità verrà data preferenza alla maggiore età.
Riguardo all’assistenza economica ordinaria (una tantum) il termine entro il quale si conclude il procedimento amministrativo è di 90 giorni, se non si presenta la documentazione entro la scadenza essa non verrà riconosciuta valida. Per l’assistenza economica straordinaria invece la richiesta viene presentata nell’ambito di un colloquio con il segretario sociale.
Ai fini del controllo sulla legalità del processo di assistenza economica alle famiglie, il Comune mette in campo dei controlli a campione e qualora sussiste l’illegalità della documentazione presentata per il servizio contributivo, ciò comporterà la restituzione dell’intero ammontare erogato, comprensivo di interessi.
Melania Orazi