La Rida Ambiente chiede ancora risposte sulla possibilità di installare una discarica di servizio nella Provincia di Latina.
Secondo l’Amministratore Unico Fabio Altissimi, con la vittoria di Zingaretti in Regione e l’acclarato (secondo lui) asse costruito con il Sindaco di Aprilia, si è rinnovata la stabilità politica di questi ultimi anni.
Stabilità che, nei pensieri di Altissimi, dovrebbe poter sbloccare la situazione per ciò che riguarda la discarica da mettere a disposizione degli operatori del settore:
“Speriamo – afferma il patron Rida – che dopo gli slogan e i proclami della campagna elettorale regionale si torni a parlare di problemi concreti.
Uno di questi è senza dubbio la mancanza di una discarica in provincia di Latina dove poter conferire gli scarti di lavorazione dei rifiuti indifferenziati.
Non lo dice solo Rida Ambiente, lo dice il Tar in una sentenza del 2016“.
Secondo lo stralcio della stessa riportato dall’Amministratore Unico dell’azienda, la regione avrebbe dovuto individuare
“entro il termine di 180 giorni dal deposito della sentenza, la rete integrata e adeguata di impianti in ambito regionale.
Tra cui le discariche per lo smaltimento dei rifiuti speciali del trattamento dei rifiuti urbani.
Con messa a disposizione della relativa capacità di smaltimento agli operatori laziali interessati in condizioni di parità e non discriminazione.
Nonché di compatibilità economica con la vigente disciplina regionale tariffaria.
E con i valori indicati in tal senso dal vigente Piano regionale dei rifiuti”.
Ora, dunque, Rida attende che si dia finalmente seguito a quanto disposto dal Tar, visto che il termine dei 180 giorni è ampiamente trascorso.
E per sollecitare l’opinione pubblica, Altissimi pone all’attenzione degli apriliani la questione delle bollette Tari:
“Il Sindaco Terra, in questi mesi, ha spostato paradossalmente l’attenzione su Roma e i suoi rifiuti.
Ma – sottolineano dalla Rida – dovrebbe spiegare ai propri cittadini che giorno dopo giorno le loro bollette salgono perché molti rifiuti da loro prodotti vengono inviati altrove per essere lavorati.
Oppure, come accade per l’indifferenziato, i loro scarti devono percorrere migliaia di chilometri prima di venire allocati.
Deve spiegare ai propri cittadini che vivono sopra bombe ecologiche.
Le quali potrebbero rappresentare una delle cause del numero più alto, rispetto alla media nazionale, di tumori che colpiscono la cittadinanza apriliana, secondo quanto certificato dal registro tumori.
Discariche abusive certificate dalla stessa Regione Lazio ma mai bonificate.
E sopra le quali, anzi, la giunta comunale ha permesso l’urbanizzazione e la sanatoria di nuclei abusivi non serviti da rete idrica, strade, rete fognante.
La campagna elettorale è vinta, i problemi però non sono risolti.
Vogliamo metterci al lavoro o dovremmo aspettare anche le elezioni comunali?
A Paguro, che avrebbe voluto installare una discarica di servizio dopo la bonifica di un terreno altamente inquinato, è stato detto no.
Ma la discarica serve.
Riaprirà Borgo Montello con la delibera 199/2016?
Verrà accettato il progetto di Casalazzara nonostante le mozioni inefficaci dal punto di vista tecnico con cui si è detto no?
Il sindaco ha un altro progetto per il suo territorio?
Non lo sappiamo ma attendiamo risposte, da imprenditori e da cittadini”.
di Massimo Pacetti