Ad Aprilia arriva la raccolta di rifiuti “porta a porta”. Non mancano le polemiche dei Grillini Apriliani, delusi dai tempi lenti con cui questo progetto sta procedendo. “Qualche giorno fa ho letto un articolo in cui l’Amministrazione comunale apriliana preannunciava l’espansione della raccolta “porta a porta” dei rifiuti che dal 17 avrebbe coinvolto l’80% del territorio”, afferma Andrea Ragusa, rappresentante dei Grillini Apriliani in un Comunicato Stampa. “Ciò che mi ha colpito dell’articolo è la deludente lentezza con cui questo tipo di raccolta ce lo stanno proponendo, malgrado le promesse iniziali di un assessore che è alle soglie del compimento del suo sesto anno di mandato”.
“Ho ravvisato una fallacia logica nell’espressione di “quell’80% del territorio”, che oltre a suonare come un proclama propagandistico proprio in quanto fallacia, produce un errore argomentativo”, continua Andrea Ragusa. “Senza entrare troppo nel merito della logica, diciamo che il tipo di fallacia presente è quello dell’esclusione che fa sì che non si prenda in considerazione un’evidenza che comprometterebbe l’inferenza induttiva dell’argomentazione. La frase, così esposta, fa sì che chi la legge rimanga impressionato dal raggiungimento dell’80% di territorio comunale coinvolto nella raccolta dei rifiuti “porta a porta” e questo non può non sembrare un ottimo risultato, ma che assume ben altro peso, se analizzato sotto l’aspetto dell’utenza raggiunta. Sotto a quell’80% di territorio, raggiunto dal nuovo tipo di raccolta dei rifiuti, si nasconde, un ben più magro risultato infatti la popolazione ivi residente è di poco superiore al 40% di quella di tutta la città, ed è proprio l’utenza che produce i rifiuti e non il territorio! Il risultato concreto della diffusione di questo tipo di raccolta dei rifiuti, dopo quasi 6 anni di gestione di questa maggioranza con un assessore che si professa ambientalista, è abbastanza misero”.
“Ma rimanendo in tema di ambientalismo, o pseudo tale, vorrei far notare che mentre da un lato ci si vanta di un risultato raggiunto, anche se non è quello che si vuole far credere, dall’altro si è richiesta, e pare che sia stato anche ottenuta dalla Regione, sebbene poi in forma ridotta l’autorizzazione per il progetto integrato di via Enna, dove sorgeva la Poron Sud, per l’edificazione di ben 44.000 m3. A proposito della Poron Sud, ormai demolita, ma all’interno delle caldaie utilizzate per gli stampi in polistirolo e sulla copertura dei capannoni, non era presente dell’amianto? E se sì, è stato smaltito seguendo le procedure previste? Chi vivrà vedrà!”, concludono i Grillini di Aprilia.
A.M.