“Con l’ultima determina la numero 109 del 02/12/2015, il settore finanze ha stabilito di pagare con successivo atto di liquidazione la somma complessiva di 148.322,79 euro di rimborsi idrici, una somma finora mai pagata a titolo di rimborso dal Comune di Aprilia. Ritengo questa una mia vittoria, frutto della campagna che a mie spese ho sostenuto per portare a conoscenza dei cittadini di Aprilia della possibilità di chiedere in restituzione le somme versate negli anni precedenti a titolo di consumo idrico“, afferma il Consigliere Porcelli, a proposito della determina il Consigliere Comunale Carmen Porcelli dirigenziale pubblicata oggi pomeriggio sul sito istituzionale del Comune di Aprilia, riguardante il pagamento dei rimborsi idrici inoltrati da diversi cittadini e riguardanti il solo mese di novembre per la cifra di 148. 322,79 euro.
“Anche il mese precedente, mi riferisco alla determinazione n.102 del 27/10/2015, ho notato un aumento considerevole dei rimborsi ma ho preferito aspettare prima di cantare vittoria; adesso a due mesi di distanza dalla campagna informativa posso dire che i cittadini hanno sentito suonare la sveglia ed hanno esercitato il loro sacrosanto diritto di chiedere in restituzione le somme di denaro di cui il Comune si era appropriato indebitamente“, afferma il Consigliere della lista Primavera Apriliana.
“Al di là del risultato che ovviamente accolgo favorevolmente, avevo già notato che a partire dalla campagna informativa che si è mossa durante il San Michele, numerose erano le richieste che mi da parte dei cittadini molti dei quali erano all’oscuro di poter esercitare la possibilità di riavere indietro il proprio denaro; questo rimborso record dimostra la totale sfiducia degli apriliani verso le istituzioni che non hanno affatto garantito l’utente in questi anni di battaglia contro Acqualatina e con questo atto viene definitivamente smentito l’operato del Comitato Acqua Pubblica. I cittadini hanno fatto di testa loro e a differenza degli anni precedenti, quando cioè le richieste di rimborso che venivano inoltrate dopo le sentenze sfavorevoli emesse dal tribunale di Latina ammontavano a poche migliaia di euro, oggi viene chiesta la liquidazione di ben 148mila euro e più. A questo punto credo che nessuno più verserà il corrispettivo del consumo idrico nelle casse comunali. I cittadini in questi anni hanno caramente pagato la battaglia contro Acqualatina, rimettendoci di tasca proprio, e ,molti sono arrivati ad una mediazione con la società. Adesso anche la politica dell’amministrazione comunale deve mutare registro: nei confronti di Acqualatina serve esercitare con fermezza il pugno duro per il mancato versamento dei ratei per i mutui necessari a realizzare le opere della rete idrica“, conclude il Consigliere di Opposizione.