Scuole senza certificato antisismico

La denuncia del consigliere Carmen Porcelli

Edifici scolastici senza certificato antisismico, né è priva anche la scuola di via Amburgo che è in fase di ultimazione.

Il consigliere comunale Carmen Porcelli interviene in merito al piano di protezione civile: “Senza le norme di attuazione è un libro dalla bella copertina ma dalle pagine bianche”.

“Il piano di Protezione Civile tanto sbandierato dall’amministrazione Terra è nient’altro che un libro, dalla bella copertina ma dalle pagine bianche, vuoto. Senza i piani attuativi quel  documento vale zero, tanto quanto questo comunicato stampa. E ciò che è peggio è che un edificio in fase di ultimazione, sia pur costruito antecedentemente all’introduzione delle recenti norme che obbligano alla certificazione antisismica, non rispetta affatto queste caratteristiche; mi riferisco alla scuola di via Amburgo. Invece di preoccuparsi di quale nome dare all’istituto, l’amministrazione comunale avrebbe fatto bene a procedere per l’adeguamento antisismico dell’istituto scolastico.

Con la Delibera di Giunta Regione Lazio n. 387 del 22 maggio 2009 – “Nuova classificazione sismica del territorio della Regione Lazio in applicazione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519 del 28 Aprile 2006 e della DGR Lazio 766/03” il Comune di Aprilia è stato inserito tra le zone sismiche 2B, ovvero tra le zone con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti.

carmen porcelli

Cosa accadrebbe nel caso di un terremoto o di un’alluvione ad Aprilia? Nessuno saprebbe dove ammassare, dove dare ricovero alla popolazione in pericolo, perché non esiste un luogo sicuro.

Inoltre con la deliberazione n.489 del 17/10/2012 sempre la Regione Lazio ha reso noto il nuovo elenco delle strutture in Classe d’uso IV (Strategiche) e in Classe d’uso III (Rilevanti) ai sensi del D.M. Infrastrutture del 14.01.2008, della DGR Lazio n. 545/10 e del Regolamento Regionale n. 2/2012 e tra queste vi sono le strutture per l’istruzione inserite nei Piani di Emergenza di Protezione Civile Comunali che possono ospitare funzioni strategiche.

Attualmente il certificato antisismico viene richieste solamente per le opere realizzate ex novo, oppure – ma è un esempio –  per  richieste di sopraelevazione di un edificio esistente; per il resto, invece, si continua ad agire in regime di proroga appellandosi alla lentezza ed alla inefficacia delle norme, alla preesistenza degli edifici rispetto all’entrata in vigore delle leggi o alla riclassificazione sismica.

Faccio una provocazione: se per assurdo applicassimo le stesse regole imposte per l’agibilità statica e sismica della Caserma dei Vigili del Fuoco, che ha rischiato lo sfratto, allora dovremmo sfrattare tutti gli edifici scolastici e pubblici che sorgono sul territorio di Aprilia. Invece per dare giustamente una sede ai Vigili del Fuoco, un corpo di innegabile rilevanza ed importanza per la sicurezza nella nostra città, si decide di dare seguito al progetto di un privato trincerandosi dietro l’urgenza per pubblica utilità: ma dodicimila euro di canone d’affitto per trenta anni non sono tanti, visto che il comune potrebbe trovare formule alternative per la costruzione di un edificio pubblico e su un terreno di sua proprietà?

Per restare alle scuole della nostra città, questi edifici non garantiscono l’incolumità dei bambini e del personale che vi lavora, sono pieni di pericoli e di barriere architettoniche: mi chiedo di fronte ad una situazione simile quali sono le priorità di un’amministrazione, quale è il bene comune di cui tanto si parla? Non è forse la salute e la sicurezza dei suoi abitanti?”

Melania Limongelli

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