In relazione alla vicina apertura della piscina comunale, Noi con Salvini e Aprilia in prima linea si domndano quale sia la volontà della maggioranza.
Privatizzare il servizio o lasciarlo in mano ai dipendenti Asam?
Ma lasciarla in gestione Asam, non vuol dire andare contro il percorso intrapreso?
“Siamo in primavera e già si iniziano a pregustare le belle giornate estive e allo stesso tempo, ci si immagina a bordo di una piscina nel pieno della calura.
Questi piacevoli pensieri si intrecciano con la nebulosa questione della messa in liquidazione di Asam, e dei servizi da essa forniti.
Alla luce anche dei malcelati interessi privati che fanno da corollario a questa “commedia dell’assurdo”.
L’assunto per cui alle aziende pubbliche o partecipate, non sia opportuno far svolgere “servizi a rilevanza economica”, è stato il mantra attraverso il quale la maggioranza ha perpetrato la suicida scelta della liquidazione della Multiservizi.
Ora assistiamo, in totale assenza di coerenza e di progettualità, ad una azione a “fasi alterne” nell’attuazione di questo principio.
Secondo la convenienza del momento, con buona pace della validità del principio stesso.
Si naviga a vista da esperti lupi di mare quali sono i membri della maggioranza Terra, deviando la rotta arbitrariamente, attribuendo valenza “sociale” o “economica” a seconda del caso.
Ci riferiamo nello specifico all’eventualità che nonostante la messa in liquidazione di Asam, anche quest’anno apra la piscina comunale del Centro Sada.
Che tra le voci di bilancio di quest’ultima non rappresenta certamente un capitolo economicamente vantaggioso.
Essa nel corso degli anni ha evidenziato un andamento coerentemente e fortemente in perdita .
Poiché le entrate non sono mai riuscite a coprire i costi.
Partecipando anch’essa alla creazione della situazione debitoria che è stata alla base della suicida decisione della messa in liquidazione.
Ora come è possibile armonizzare questa decisione e consentire ulteriori perdite quando ai dipendenti si chiederanno “lacrime e sangue”?
Pensiamo che chi è obbligato a prendere delle decisioni voglia nascondersi dietro “il sociale”.
Per mascherare un’operazione politica volta a non aumentare il malcontento della popolazione nei confronti dell’Amministrazione.
Che necessariamente dovrebbe tagliare un servizio pubblico anche se non primario, oppure darlo al privato con relativo aumento dei costi per gli utenti.
Il non voler dare seguito fino in fondo a tale assurdo piano, si intreccia con la futura campagna elettorale.
Ma una buona volta, quali sono le priorità di questa maggioranza?
I bilanci o i servizi da dare alla comunità?
La Multiservizi nacque per questo, e non era stata edificata per creare dividendi o utili.
Ma per svolgere servizi a costi più bassi per la collettività rispetto a privati e coop.
Gomez Davila afferma che la storia dell’uomo è la storia della Volontà.
Questa volontà bisogna utilizzarla sempre e non ad intermittenza a seconda delle convenienze del momento.
Per noi la piscina va aperta o tutta gestita dal personale Asam oppure interamente privatizzata.
La via di mezzo non è più possibile a meno che non si voglia affermare l’esistenza di servizi di serie A e di B.
Oppure di perdite che si possono tollerare e altre no”.
di Anna Catalano