Dopo la corsa referendaria per il voto pro o contro le trivellazioni, non si ferma l’andirivieni per depositare le proprie firme presso la Segreteria Generale del Comune di Aprilia: questo pomeriggio, si sono riuniti, a partire dalle 15:30, alcuni esponenti di Aprilia in Prima Linea, Noi con Salvini e Fiamma Nazionale. Dopo le attese presso la Statua di San Michele Arcangelo, il gruppo si è diretto, prima a scaglioni e poi in blocco, per depositare le proprie firme in merito alla Petizione sull’inviolabilità del domicilio.
“A mio parere – ha dichiarato il coordinatore di Noi con Salvini, Emanuele Campilongo – questo è un quesito che unisce, mentre nel tempo, purtroppo, il referendum sulle trivelle si è mostrato divisivo. Il senso di insicurezza è trasversale, va da destra a sinistra passando per coloro che non si sentono rappresentati da nessuno“.
Una corsa che potrebbe allargarsi, ma Campilongo precisa: “Non si esclude nessuno, ma credo sia difficile instaurare un rapporto con chi non ha sostanza. Certo, si può essere d’accordo su un argomento, ma poi? In Aula sono rappresentate solo le nomenclature dei partiti: l’Amministrazione Terra vive in una dimensione idilliaca, visto che non hanno nemmeno un’opposizione con la quale scontrarsi. Noi abbiamo un nostro percorso, e rappresentiamo un’opposizione che si fa fuori dal palazzo, e ne siamo orgogliosi. Il nostro modo di fare è fatto di metodi che vanno dritti al punto, e non si perdono in lungaggini burocratiche. Scindiamo le situazioni: un conto è instaurare un dialogo politico per costituire un’alternativa di governo, un conto è convergere su una iniziativa specifica. Nel secondo caso, sarei contento se la Maggioranza o l’Opposizione invitasse i cittadini ad esprimersi in merito. Un dialogo non può esserci, perché, ad esempio, una presa di posizione netta su altre questioni, come le Biogas ad Aprilia, non può essere presa, ed il dialogo muore lì. Siamo radicalmente diversi nei concetti che esprimiamo, e noi non cerchiamo la loro convergenza. Come si fa a parlare con coloro che questa città l’hanno sgovernata e non hanno nulla da dire di diverso rispetto a qualche anno fa? Se la ricetta non ha funzionato prima, non vedo perché debba funzionare adesso“.