A margine della protesta messa in atto dai Comitati di Quartiere di Fossignano e della Borgata AGIP, la politica apriliana, fuori dalle Aule, si muove in qiesta direzione, intercettando il messaggio lanciato dall’atto dei residenti. A cogliere la palla al balzo, in questo caso, è la sezione apriliana di Noi con Salvini, la quale lancia un invito per una tavola rotonda in merito.
“Sapete bene che ad Aprilia ci sono ben nove impianti legati al ciclo dei rifiuti, e quindi sono centinaia gli immobili situati nei pressi di tali impianti, come volete che abbiano reagito dal punto di vista del valore tali investimenti? Semplice, con un deprezzamento pesantissimo di abitazioni, capannoni e terreni che sono così preda di chi cerca di razziare a prezzi stracciati appezzamenti e altro, per poi fare la gioia di speculatori senza scrupoli. Tutto questo in spregio all’interesse dei cittadini e della loro salute. Il nostro territorio ha una forte vocazione agricola ma con questa amministrazione, il futuro dell’agricoltura e dell’imprenditoria legata alla terra è segnato. Noi proponiamo da tempo una netta battaglia di tutela e di riconversione del territorio, partendo con la moratoria per trent’anni sulle nuove autorizzazioni all’edificazione di siti legati al ciclo dei rifiuti e all’avvio di una radicale campagna di controlli sulle emissioni e autorizzazioni di siti in essere. Il mondo agricolo deve tornare ad essere un volano per la nostra economia e non una riserva di voti da parte dei potentati di turno“.
“Chi come noi ha ben saldi i piedi sulla terra, conosce bene da dove bisogna partire ed è per questo che sabato 25 giugno organizzeremo una conferenza con gli esponenti del mondo agricolo dal titolo “Biogas no, Agricoltura si” presso il Bar Stella di Piazza della Repubblica alle 17.30. In questa occasione presenteremo alla cittadinanza le nostre idee e il piano di azione sul territorio che come sempre, porteremo avanti con determinazione e coraggio e con quella sana dose di radicalismo che la gravità della situazione necessita. Basta con il moderatismo “fottipopolo” del centrosinistra e del centrodestra, ma allo stesso tempo avanti per l’alternativa identitaria e nazionale che abbia forti basi territoriali e popolari“.