L’attività politico-amministrativa di Aprilia rallenterà nel mese di agosto, per poi ripartire a settembre con l’avvio a pieno regime della nuova consiliatura e l’individuazione delle priorità per l’azione di governo del Terrà bis.
Nell’ultimo Consiglio Comunale, celebrato lo scorso martedì, sono comunque venuti a galla temi importanti di cui abbiamo ridiscusso faccia a faccia con il Sindaco Antonio Terra.
Partendo, inevitabilmente, dai noti fatti di cronaca che hanno portato la città di Aprilia alla ribalta delle cronache nazionali.
Si tratta di episodi isolati, unici nella loro fattispecie. Si è trattato di avvenimenti episodici, anche se i media nazionali hanno voluto dipingere la città come teatro di faide o come un far west. I numeri, stando almeno alle denunce arrivate alle forze dell’ordine, sono però nella media di una città di 80.000 abitanti. Ribadiamo ai cittadini l’importanza di denunciare, lasciando il compito di verificare, indagare ed arrestare i colpevoli alle forze dell’ordine.
La richiesta del Commissariato è già stata portata all’attenzione del Ministero degli Interni, con una lettera anche da parte mia. La presenza delle forze dell’ordine è certamente un elemento di primaria importanza, ma non credo risolva il problema. A Latina, per esempio, c’è sia il Commissariato che il Comando dei Carabinieri, ma negli ultimi anni la situazione legata alla criminalità non è certo migliore rispetto ad Aprilia. Tutt’altro. Oggi la percezione dell’illegalità è più immediata rispetto al passato, grazie ai social network e quanto altro, ma credo che in Italia, a parte le periferie più disagiate delle grandi città, il problema legato alla criminalità non è così fuori dalle tabelle statistiche del resto d’Europa e del mondo. Per invertire la tendenza legata al diffondersi dei comportamenti violenti si deve partire dal basso: dalle scuole, dagli esempi delle Istituzioni, soprattutto a livello nazionale.
In Consiglio Comunale ho riferito di confronti avuti con altri Sindaci, in cui abbiamo avuto modo di notare come ogni episodio negativo marchia indelebilmente ogni città. Mentre, invece, degli aspetti positivi non si parla mai. In Italia fanno notizia solo le cose squalificanti per il territorio; al contrario, le iniziative volte a valorizzare una città non hanno eco non dico a livello nazionale, ma nemmeno regionale. La proposta arrivata dall’opposizione di fare un evento a settembre che ridia lustro alla città mi trova d’accordo, senz’altro; ma il mio timore è che la rilevanza mediatica si ridurrà alle testate locali, mentre invece a livello nazionale non troverà riscontro. Dobbiamo anche sottolineare che il momento storico che viviamo vede l’attenzione concentrata in particolar modo sui cittadini stranieri: ho il dubbio che se quella sera fosse morto un italiano, le cose sarebbero andate in maniera diversa sulle cronache nazionali.
E la cosa mi ha reso particolarmente felice. Era giusto che maggioranza ed opposizione fossero unite nell’alzare la voce per difendere la vera realtà del nostro territorio. Su altre questioni di carattere politico sicuramente ci saranno delle divergenze, come è normale che sia. Ma in questo particolare caso, come ho sottolineato durante la seduta di pochi giorni fa, sono stato contento di vedere tutta l’Assise compatta.
Ripartiremo certamente dal percorso tracciato negli anni passati, che sarà la base per la futura opera di governo della città. Oltre a portare avanti i progetti già in essere, dobbiamo iniziare ad agire nella prospettiva di approvare il nuovo bilancio già prima della fine dell’anno. Il piano triennale delle opere pubbliche sarà il punto di partenza per arrivare alla definizione del prossimo bilancio. Stiamo lavorando sul piano di riqualificazione delle scuole, in parte già appaltate, in parte in stato di definizione delle gare. Si ripartirà da qui e dal progetto di Piazza Europa. I percorsi avviati nel settore sociale e culturale verranno portati avanti, così come la pianificazione della festa di San Michele in collaborazione con la Pro Loco. Dovremo far fronte, così come negli anni passati, ad una carenza di personale che inevitabilmente comporta delle limitazioni alle azioni che possiamo intraprendere. Forse negli anni passati abbiamo preteso di fare un numero eccessivo di opere rispetto alle potenzialità del bilancio comunale e del personale. Ciò che possiamo finanziare con i nostri fondi è un numero limitato di cose, dunque dobbiamo sceglierle accuratamente. Anche per questo motivo dovremo prestare molta attenzione ai bandi, sia europei che regionali. Dovremo essere bravi a mettere in piedi dei progetti mirati, senza cercare di dare il via a troppe promesse che poi, viste le carenze cui ho accennato, rischiamo di non essere in grado di mantenere. Di sicuro il nostro bilancio prevederà la possibilità di mettere in atto un profondo intervento sulle strade. Lo scorso inverno le condizioni climatiche hanno provocato ingenti danni sulle strade cittadine e, vista anche la mancanza di finanziamenti per questi aspetti, abbiamo la necessità di agire con il nostro bilancio in maniera mirata. Non dobbiamo poi dimenticare il discorso legato alle periferie: ci sono dei tavoli già aperti, stiamo lavorando per portare a casa gli ultimi dettagli prima di poter avviare i percorsi urbanistici individuati. Solleciteremo la Regione ed il Governo centrale a rifinanziare i lavori per le periferie, così come hanno già fatto per le grandi città metropolitane. Ma non sono queste le uniche periferie di cui gli organi sovracomunali devono occuparsi. Sono inoltre in fase di conclusione i discorsi relativi ai depuratori ed il discorso delle fogne nelle borgate. Si tratta di aspetti per cui abbiamo necessità di accedere a fondi regionali e nazionali, quindi da settembre ricominceremo a spingere per ottenerli.
Le capacità di un Assessore non sono legate esclusivamente alle sue competenze. Oltre a queste c’è la necessità di seguire tutto l’iter che segue la delibera: non è quel documento a rappresentare la fine del nostro lavoro. Mi aspetto che i miei collaboratori seguano tutte le vicende che sono di loro competenza quotidianamente: questo è l’aspetto fondamentale per riuscire a dare alla città un governo efficace in grado di rispondere alle sue esigenze.
di Massimo Pacetti