Inevitabile che “l’asfalto elettorale” non suscitasse qualche polemica.
Nella notte tra sabato e domenica gli attivisti di CasaPound hanno affisso nelle zone periferiche della città degli striscioni eloquenti:
“Anche questa è Aprilia”.
Testo che, per i membri del gruppo, ha un significato ben preciso:
“Nessun cittadino deve sentirsi al di fuori della sua città.
Non è pensabile – spiegano con una nota da CasaPound – che sul territorio comunale ci siano aree “aliene”, lasciate indietro o peggio dimenticate.
Aprilia è una e la sua popolazione devono essere rispettate, non prese in giro da politicanti di mestiere alla ricerca di poltrone.
Questa è la prima azione di molte che verranno per dare voce e spazio alle periferie, alle frazioni, alle borgate.
Le quali costituiscono una parte viva e importante di Aprilia”.
Dunque un primo segnale per dimostrare il proprio dissenso sul progetto di rifacimento delle strade approvato poche settimane fa.
“Questo intervento – sottolineano ancora i responsabili dell’iniziativa – non sembra voler risolvere l’annosa problematica delle strade apriliane.
Ma piuttosto un lavoro fatto, comunque tardivamente, per tirare a lucido il centro per la prossima tornata elettorale.
È inaccettabile che le zone periferiche siano sistematicamente ignorate dal Comune.
Che ancora una volta mostra tutto il suo disinteresse nei confronti di questi quartieri.
Intere aree abbandonate, dove la popolazione combatte ogni giorno non solo contro le strade dissestate, ma anche contro il degrado lasciato da anni di incuria e disinteresse“.
di Massimo Pacetti