“Sul caso arsenico non arretriamo!”

Stoccata di Noi con Salvini all’Amministrazione Terra: l’accusa è di mancata comunicazione della mancanza di dati ASL sull’arsenico ad Aprilia

Il coordinamento apriliano di Noi con Salvini ha invitato il Consigliere Regionale Fabrizio Santori per discutere in merito alla presenza di arsenico nelle acque apriliane: le accuse che il movimento formula nei confronti dell’Amministrazione Terra sono quelle di comunicazione mancata a fronte di dati ASL mancanti da più di un anno.

Come al solito le cose veniamo a saperle dalla Stampa piuttosto che da chi dovrebbe amministrare secondo lo spirito del “buon padre di famiglia”. Ci riferiamo al fatto che da oltre un anno la Asl di Latina non pubblica più i dati sulla presenza di arsenico nella nostra zona, e nessuno dal Comune di Aprilia si è sentito in dovere di chiedere spiegazioni anzi, forse si è sentito sollevato poiché in perfetto stile “struzzo” i problemi si preferisce ignorarli piuttosto che affrontarli. Sulla questione arsenico e delle sue pesantissime ripercussioni sulla salute dei cittadini non abbiamo arretrato di un millimetro, parlando del “caso Aprilia” come di un territorio in balia di un pericoloso mix di fattori inquinanti “a norma di legge”.

Foto di Matteo Maria Munno

Foto di Matteo Maria Munno

Tanto è vero che venerdì 29 gennaio alle ore 17.30 presso il Bar Stella di Piazza della Repubblica 21 ad Aprilia si terrà l’incontro dal titolo: “Tumori a norma di legge – i mix inquinanti e il caso Aprilia. Saranno presenti il Coordinatore della Provincia di Roma di NcS Pierluigi Campomizzi e il Consigliere Regionale On. Fabrizio Santori. Non è Noi con Salvini a dire che “L’arsenico nell’acqua uccide, lentamente, in silenzio, ma uccide”. E’ questa, in sintesi, la conclusione dello studio del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio in collaborazione con l’Ordine dei medici di Viterbo e dall’associazione italiana medici per l’ambiente, sugli effetti della contaminazione da arsenico delle acque potabili. Lo studio è stato presentato  nel novembre del 2014 ed è stato preso in esame il periodo che va dal 1990 al 2010 su un totale di più di 165.000 persone . Ora a meno che non si voglia far credere che questi studi siano “allarmistici” oppure che “non rappresentino la realtà”, come spesso risponde l’Amministrazione di Aprilia, bisogna reagire pesantemente fino a chiedere la sospensione immediata dell’erogazione delle bollette ad Acqualatina e l’immediato intervento anche dell’Autorità Giudiziaria. Bisogna capire quanto valga la salute dei cittadini per certa politica“.

Emanuele Campilongo, segretario APL [Foto Melocchi]

Emanuele Campilongo, segretario APL [Foto Melocchi]

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