Tasse e rifiuti, la Tari scende a Cori e Albano, mentre a Lanuvio c’è già la tariffa puntuale. Solo ad Aprilia la bolletta sale

Mettendo a raffronto i dati emersi dai bilanci preventivi di comuni limitrofi, solo ad Aprilia la bolletta per la gestione della nettezza urbana costa ai cittadini circa il 10% in più.

I “miracolosi” effetti della raccolta differenziata, che non solo alla qualità dell’ambiente ma anche alle tasche dei cittadini dovrebbe giovare, tardano a manifestarsi ad Aprilia. Qui, nonostante il servizio “porta a porta” sia ormai a regime su tutto il territorio comunale, i cittadini hanno assistito al secondo aumento della Tari in quattro mesi (+1,3% all’acconto, +10% a fine anno per il saldo).

In Consiglio Comunale, tra il fuoco di fila dell’opposizione (che ha presentato un emendamento rinviato a data da destinarsi) e soprattutto di fronte al malumore dell’opinione pubblica, la coalizione civica ha fatto spallucce e, per voce della coordinatrice della lista del sindaco Antonio Terra, Monica Laurenzi, ha detto che la nuova stangata fiscale non era da attribuire all’amministrazione, bensì ad “un adempimento resosi necessario per far fronte ad ulteriori voci di spesa emerse in sede di conguaglio 2018. Si tratta di costi derivanti dall’aumento della tariffa di conferimento del secco indifferenziato determinato retroattivamente dalla Regione Lazio e da adeguamenti Istat”.

Ma allora perché la pressione fiscale cresce solo ad Aprilia? Sì, perché la Regione Lazio avrà inciso sulle tariffe in modo retroattivo anche in tutti gli altri Comuni, ma questi riescono ad ottimizzare i costi di gestione bene e meglio di Aprilia. E i bilanci preventivi approvati dai Consiglio comunali dei paesi limitrofi ad Aprilia lo dimostrano, facendo già un sommario raffronto tra aliquote e tariffe.

Cori, il paese lepino guidato dal sindaco Mauro De Lillis (nella foto sopra), ha abbattuto la Tari sia per le utenze private (cioè per tutte le famiglie) sia per le attività commerciali e le aziende, mediamente dell’11%. A seguire è arrivata l’approvazione del bilancio preventivo del Comune di Albano, dove governa il sindaco Nicola Marini (nella foto sotto) e dove la tassa per la nettezza urbana scende sistematicamente già da qualche anno, e quest’anno è previsto un ulteriore sconto del 5% per le utenze di ogni categoria.

Discorso a parte per il Comune di Lanuvio, dove il sindaco Luigi Galieti (nella foto in basso) è al secondo mandato elettorale. Qui già dall’anno scorso è stata adottata la Tarip, ovvero la tariffa puntuale, che ad Aprilia potrebbe essere rinominata l’eterna promessa non mantenuta. La tariffa puntuale è un sistema innovativo di calcolo della tariffa dei rifiuti. Mentre con l’obsoleta Tari si applica un metodo presuntivo, basato sulla superficie e sul numero e tipologia di utenti, con la Tarip ci si basa anche sulla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti da ciascun utente. Per questo, si chiama “puntuale”, e per questo risponde alla logica di far pagare più tasse a chi produce più rifiuti da conferire in discarica. Ma la tariffa puntuale, ad Aprilia… è in ritardo.

G.Z.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *