Tasse in aumento ingiustificate: questo è quanto emerge dalla dura nota diffusa dal Partito Democratico in merito al Bilancio di Previsione da parte del Comune di Aprilia. Un aumento che, secondo il partito d’opposizione, non coincide con la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza.
“Tante sono state le parole e le promesse che l’attuale amministrazione ha speso sui temi legati alla riscossione dei tributi alla necessità di efficientare le casse comunali di “abbassare le tasse”, anche sul tema delle finanze, alle parole non seguono i fatti purtroppo le promesso, anche qui, non sono state mantenute. Siamo alla vigilia dell’approvazione del Bilancio di Previsione per l’anno 2016 ovvero di quello che all’interno dell’azione amministrativa può essere considerato il più importante atto attraverso il quale si manifesta il disegno politico di un Sindaco e di una maggioranza alla giuda di una città. Da questo disegno discendono quante tasse i cittadini sono chiamati a pagare, quanti e quali servizi si mettono loro a disposizione, l’offerta culturale disponibile, le infrastrutture realizzate ed infine il livello di benessere che discende dal consentire ai cittadini di godere di una città vivibile. Bene oggi il consiglio comunale è chiamato ad approvare il settimo Bilancio di Previsione di un esperieza civica i cui risultati iniziano a farsi vedere sulla città. Un dato oggettivo e come tale inconfutabile sui risultati raggiunti fino ad oggi, lo fornisce i livelli raggiunti dalla TARI/EX TARSU ovvero da quell’unico tributo rimasto sempre nella piena disponibili dell’amministrazione e i cui valori dipendono dalla capacità di saper gestire il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e combattere i livelli di evasione“.
“Con il Bilancio 2016 per il settimo anno consecutivo l’amministrazione Terra aumenta il prelievo per far fronte ai maggiori costi che si sostengono per erogare il servizio, nonostante risultati non eclatanti sul versante della raccolta differenziata che fa della nostra città il fanalino di coda in tutta la Regione Lazio. I numeri ci dicono che le imprese vedranno aumentare l’imposta del 3 per cento mentre saranno le famiglie ad assaggiare sulla loro pelle il salasso con una aumento del 20 per cento della quota variabile e del 6 per cento di quella fissa. Una famiglia standard di quattro persone con una abitazione di 80 mq se nel 2015 in media ha pagato 830 euro nel 2016 il conto passa a 920 con un aumento di ben 90 euro. Il dato che più di ogni altro evidenzia il fallimento è il confronto tra i livelli delle tariffe all’inizio del 2011 e quelli di prossima approvazione per il 2016. Se nel 2011 un bar pagava una tariffa di 9,15 euro al mq nel 2016 il Sindaco Terra chiederà loro ben 17,18 euro al mq con un aumento del 90 per cento, ancora se ad un ristorante e pizzeria si imponeva nel 2011 una tariffa di 9,15 euro al mq, oggi i Civici impongono loro una tariffa di 22,80 euro al mq con un aumento del 150 per cento, per non dimenticarci dei negozianti che nel caso di una semplice vendita di frutta e verdura hanno visto aumentare la tariffa da 7,50 euro al mq a 29,65 ovvero del 295 per cento. E la nostra famiglia standard di quattro persone? Il Civismo non si è scordato di loro e come un angelo custode ha fatto lievitare la bolletta da una media di 220 euro agli attuali 920 con un aumento che forse è meglio non scrivere“.
“Si tratta di numeri, ma di numeri che, accettando il gioco di parole, ci danno la cifra dell’azione di governo di un esperienza che sempre di più si sta dimostrando fallimentare ad eccezione dell’elevata capacità fotografica nell’annunciare l’imminente partenza di opere ed iniziative che al di là dell’annuncio non sembrano prender mai avvio. Nel concludere un auspicio che il 2016 sia fatto di meno foto e di più fatti vantaggiosi per la cittadinanza“.