Continuano le polemiche sulla chiusura del Teatro Europa. La chiusura della struttura di Aprilia, per carenze strutturale e mancanza dei permessi necessari, ha dato vita ad un serie di accuse da parte dell’opposizione.Dopo l’ ultimo intervento di Sel, non si è fatta attendere la replica del sindaco Terra.
«In merito all’ennesimo sproloquio del capogruppo di Sel, che in questo caso giudica scellerata l’Amministrazione perché vorrebbe a tutti i costi mettere in ginocchio il Teatro Europa, addirittura ipotizzando losche trame, voglio ribadire che tutto ciò evidenzia un basso profilo istituzionale e poco rispetto dell’intelligenza dei cittadini -tuona il Capo dell’Amministrazione-
Alle menzogne del consigliere di Sel, replico con i fatti di questa Amministrazione civica che si è sempre resa disponibile nei confronti del gestore affinché regolarizzasse l’esercizio dell’attività di pubblico spettacolo. In proposito, infatti, gli Uffici preposti sono pronti a convocare l’apposita commissione di vigilanza non appena lo stesso gestore consegnerà agli stessi la documentazione richiesta come per legge e come per dovere è richiesta a qualsiasi soggetto che esercitano una attività di pubblico spettacolo.»
«Voglio anche dire che – continua Antonio Terra – questa Amministrazione per ragioni legate alla spending review non ha potuto partecipare alla procedura di aggiudicazione del Teatro Europa, messa in atto nei mesi scorsi dal Curatore fallimentare e pertanto non si comprende come possa fare questa Amministrazione l’ipotizzato affidamento a terzi, non avendo sul Teatro Europa alcun titolo. Usare termini come “scellerati” o, peggio, speculare sulla buona fede dei cittadini molti dei quali hanno anche acquistato i biglietti per spettacoli oggi sospesi, equivale ad irresponsabilità politica. Rinnovo dunque l’invito allo stesso Consigliere di Sel, ad usare gli strumenti istituzionali di cui dispone e richiedere la convocazione di una Commissione trasparenza o presentare una interrogazione consiliare, per fare chiarezza sulla vicenda».
Melania Limongelli