“Il costo per installare una stazione di rilevamento idrometrica, fondamentale per far partire l’allarme ai cittadini e alla stessa Protezione civile quando si raggiungono livelli di allerta per il rischio esondazioni di fiumi e torrenti, è irrisorio. Tali apparecchiature hanno un costo che va dai 2.500 ai 3.500 euro, a cui vanno aggiunte le spese per l’installazione. Eppure, nonostante i danni milionari che provocano le alluvioni e la perdita di vite umane, di tali stazioni non c’è traccia. Grazie alla collega Sara Cunial ho posto il problema in sede di question time in Commissione Ambiente, facendo riferimento anche ai fondi per simili interventi previsti nel Next Generation EU e a quelli inseriti nella Legge di bilancio, e il sottosegretario all’ambiente Roberto Morassut mi ha risposto specificando che la pianificazione dipende dall’Autorità di bacino e che chi deve dare poi attuazione a tali strumenti è la Protezione civile.”
“Non è accettabile che la burocrazia paralizzi anche interventi minimi fondamentali per ridare serenità a chi vive nel terrore di essere travolto da un fiume di acqua e fango come sta accadendo nel sud pontino. Ho citato proprio il caso di Formia e Gaeta, con tre esondazioni in otto anni del torrente Pontone senza che sia stata installata una stazione idrometrica. Lo stesso Morassut mi ha dato ragione e a questo punto presenterò un’interrogazione chiedendo spiegazioni dettagliate e impegni certi per risolvere un problema che va avanti da ormai troppo tempo”.
Chiara Ruocco